L’artista di Salerno, Antonio Memoli, è morto nella mattinata di lunedì 8 settembre all’età di 78 anni stroncato da uno scompenso cardiaco: ieri la comunità si è stretta intorno alla famiglia nella chiesa di San Camillo a Curteri dove sono state eseguite le esequie. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Salerno, è morto Antonio Memoli: ieri i funerali
Si è spento lunedì mattina, all’età di 78 anni, l’artista Antonio Memoli, stroncato da uno scompenso cardiaco. Pittore di grande sensibilità e insegnante di Storia dell’Arte al Magistrale e al Liceo “Da Vinci”, Memoli era nato nel cuore del centro storico di Salerno, ma negli ultimi anni aveva scelto Agropoli come luogo di vita e di creazione, dove nel suo studio ha trascorso le stagioni più intense.
Un artista visionario
Definito già negli anni Ottanta da Giuseppe Gatto come un pittore “duro e incomunicabile persino con la propria coscienza”, Memoli era noto per le sue opere enigmatiche ma luminose, costruite su una tavolozza di colori ricca e armonica. Nel 1975 prese parte alla decima Quadriennale d’Arte di Roma, portando tele di grande formato dedicate a temi complessi, come la denuncia ecologica e i rischi delle derive scientifiche. I suoi dipinti, spesso di carattere apocalittico, hanno anticipato paure oggi attuali: l’inquinamento, la distruzione della natura, l’illusione dell’uomo di essere eterno.
L’ultimo saluto
Ieri la comunità artistica e culturale si è stretta attorno alla moglie Antonietta e al figlio Carmine nella chiesa di San Camillo a Curteri, dove si sono tenuti i funerali. Colleghi, amici e studenti lo hanno ricordato con affetto e stima. L’artista Pino Florio, legato a lui da profonda amicizia, ha sottolineato come Memoli sia stato «un esempio per tutti, capace di raccontare l’uomo prigioniero delle sue ragioni, creatore e distruttore del proprio mondo». Tra le opere più emblematiche, le sue “Uccellaie”, grovigli di gabbie, piume e sterpi che alludono alla libertà negata, e le “Finestre”, metafore di solitudini e silenzi racchiusi in spazi angusti.