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Salerno, dieci vittime nei cantieri dall’inizio dell’anno. Feneal Uil: «Basta corsi fantasma, la formazione è un diritto»

In provincia di Salerno si registrano già 10 morti sul lavoro dall’inizio del 2025. La Feneal Uil denuncia corsi di formazione falsi e chiede più controlli e stop agli appalti al ribasso. Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, in Italia nei primi sette mesi dell’anno si sono registrati 607 decessi sul lavoro, 67 dei quali nel settore delle costruzioni. In Campania le vittime sono state 44, con un tasso di mortalità superiore del 25% alla media nazionale. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Salerno, dieci morti sul lavoro nel 2025: l’allarme della Feneal Uil sui corsi fantasma

La provincia di Salerno continua a pagare un prezzo altissimo in termini di sicurezza sul lavoro. Dall’inizio del 2025, dieci operai hanno perso la vita nei cantieri edili, collocando il territorio in quella che i sindacati definiscono «zona rossa». A lanciare l’allarme è la Feneal Uil, che punta il dito contro la mancanza di controlli e la diffusione di corsi di formazione fasulli. Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, in Italia nei primi sette mesi dell’anno si sono registrati 607 decessi sul lavoro, 67 dei quali nel settore delle costruzioni. In Campania le vittime sono state 44, con un tasso di mortalità superiore del 25% alla media nazionale.

I dati

L’analisi rivela che i lavoratori più colpiti appartengono alle fasce d’età tra i 55 e i 64 anni, seguiti dagli over 65 e dalla fascia 45-54 anni. In provincia di Salerno l’indice di mortalità nei cantieri è di 27,3 per milione di occupati, a fronte di una media nazionale di 18,4. «Questi numeri sono inaccettabili – denuncia Patrizia Spinelli, segretaria generale della Feneal Uil Salerno –. Nei cantieri si continua a morire e la sicurezza viene ancora considerata un costo. È il momento di dire basta».

La proposta del sindacato

Per la Feneal Uil, una delle priorità è garantire le 16 ore di formazione obbligatoria prima dell’ingresso in cantiere. Ma la realtà, spiega Spinelli, è ben diversa: «Assistiamo a un fenomeno vergognoso, quello dei corsi fantasma. Attestati che si acquistano senza frequentare le lezioni, lasciando i lavoratori senza alcuna preparazione e quindi più esposti ai rischi».

Per contrastare questa pratica, il sindacato propone che ogni corso venga segnalato in anticipo all’Ispettorato del lavoro, con l’indicazione di luogo, data, docenti e nominativi dei partecipanti. Solo così sarebbe possibile organizzare controlli a sorpresa e bloccare il rilascio di certificazioni false.

Spinelli invoca inoltre più ispettori, un utilizzo rigoroso delle tecnologie digitali – dai badge ai sistemi di monitoraggio – per tracciare ogni ora di formazione, e uno stop agli appalti al massimo ribasso, che spesso compromettono la sicurezza per contenere i costi. «Ogni morte sul lavoro – conclude – è una sconfitta per le istituzioni, per le imprese e per l’intera società. Non smetteremo di batterci finché i cantieri non diventeranno luoghi dove si lavora per vivere e non per morire».

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