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Salerno, misura interdittiva per un docente: accuse di stalking, concussione e truffa aggravata ai danni dello Stato

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Nella giornata odierna i militari della Compagnia dei Carabinieri di Salerno hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale nei confronti di un noto docente ordinario presso il Dipartimento di Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana” dell’Università di Salerno e coordinatore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica.

Salerno, misura interdittiva per un docente

Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Salerno il 10 ottobre 2025 su richiesta della Procura della Repubblica, è giunto al termine di un’articolata attività investigativa che ha portato alla contestazione di plurimi reati, tra cui stalking, concussione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Le indagini, avviate nel 2024 e coordinate dalla Procura, sono state delegate a ufficiali di polizia giudiziaria della Sezione di Polizia Giudiziaria – aliquota Polizia di Stato di Salerno. L’inchiesta ha preso avvio da una segnalazione inviata all’Autorità Giudiziaria dall’Ufficio Legale e Contenzioso dell’Università degli Studi di Salerno, a seguito di notizie di stampa relative a presunti comportamenti inappropriati tenuti dal docente nei confronti degli specializzandi della Scuola di Chirurgia Plastica.

Dagli accertamenti documentali e dai successivi approfondimenti investigativi è emerso un presunto clima di sopraffazione psicologica e timore instaurato dal professore nei confronti degli specializzandi, che avrebbero subito comportamenti vessatori e discriminatori. Le indagini avrebbero inoltre evidenziato un sistema volto ad avvantaggiare alcuni studenti a discapito di altri, con la presunta imposizione di nomi in pubblicazioni scientifiche anche in assenza di contributi effettivi.

Ulteriori elementi raccolti dagli inquirenti hanno fatto emergere interventi di chirurgia estetica classificabili come “pura estetica”, che sarebbero stati indebitamente posti a carico del Servizio Sanitario Nazionale, in assenza dei requisiti previsti dalla legge.

Alla luce di quanto accertato, il GIP del Tribunale di Salerno, accogliendo le richieste della Procura della Repubblica, ha disposto la misura interdittiva del divieto di esercizio della professione medica per la durata di dodici mesi, unitamente alla sospensione dall’Ufficio di Professore Ordinario presso il Dipartimento universitario di riferimento e dalla carica di coordinatore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, per lo stesso periodo.

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