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Salerno ricorda Mimmo Campanile: ghost bike e targa per il cicloamatore morto travolto da un camion

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La foto

Una bici bianca e una targa commemorativa per Mimmo Campanile, il cicloamatore morto a febbraio dopo un incidente a Salerno. Indagato l’autista del camion che trasportava ecoballe. Lo riporta Il Mattino.

Salerno ricorda Mimmo Campanile, morto in un incidente

Una ghost bike per non dimenticare Domenico Campanile, il cicloamatore di 49 anni travolto e ucciso a febbraio da un carico di ecoballe caduto da un camion in transito. La cerimonia si è svolta ieri mattina in via Fra’ Generoso, il luogo esatto dell’impatto, dove parenti, amici e compagni di pedalate hanno installato una bici bianca simbolica e una targa commemorativa con la scritta: «La strada è di tutti, rispetta la vita».

Il ricordo

«Le grandi amicizie sono come le montagne, ci saranno sempre», si legge sulla targa voluta dagli amici del ciclista. L’iniziativa è stata organizzata con il sostegno della Mtb Lab di Susanna Maisto ed è diventata anche un’occasione per lanciare un appello pubblico sulla sicurezza stradale: «Meglio se in bici», recitava l’invito diffuso in rete nei giorni precedenti.

La dinamica dell’incidente

Era il 1° febbraio scorso quando Campanile, originario di Casagiove in provincia di Caserta, si trovava in sella alla sua bici diretto in costiera amalfitana. Pedalava in fila indiana con altri appassionati quando, all’improvviso, venne travolto da un carico di rifiuti pressati – plastica, carta, legno e tessile – precipitato da un mezzo pesante. L’impatto fu fatale.

Il camionista, di origini napoletane, è attualmente indagato per omicidio stradale. Il mezzo trasportava balle provenienti da una ditta di Sarno. La Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro dei veicoli coinvolti. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno inoltre ispezionato la sede dell’azienda per verificare le procedure adottate durante il carico.

Il nodo della sicurezza

Dalle prime testimonianze raccolte, sembra che Campanile non si sia accorto del camion sopraggiunto alle sue spalle lungo la SS di Croce, diretto verso il viadotto Gatto, una tratta già nota per la sua pericolosità. Per questo, i sindacati di categoria tornano a chiedere norme più rigide e controlli stringenti sul trasporto merci e sulla tutela degli utenti più vulnerabili della strada.

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