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Salerno, “zone off-limits” lungo la costa: per 3 chilometri nessun accesso pubblico al mare 

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Gli accessi al mare "sbarrati"

Tre chilometri di spiaggia completamente inaccessibili, nessun varco, nessun accesso pubblico al mare: è questa la drammatica realtà che si registra nella zona orientale di Salerno, dove interi tratti di costa risultano di fatto privatizzati, sbarrati, sottratti alla collettività.

Salerno, mancanza di accessi liberi al mare: l’esposto in Procura

Una situazione che costituisce una grave violazione dei diritti di tutti i cittadini e una palese inosservanza della normativa vigente. La legge n. 217 del 2011, all’articolo 11, sancisce chiaramente il diritto di accesso libero e gratuito al mare, garantendo che ogni chilometro di costa abbia varchi pubblici per consentire il passaggio e la fruizione del litorale.

Mentre nella zona orientale di Salerno si contano oltre 3 chilometri di costa completamente privi di accessi pubblici. Questo lede non solo la libertà di fruizione del mare, ma anche la legalità e la dignità del nostro territorio.

«Nella nostra città, il mare sembra essere diventato un privilegio per pochi, mentre la maggioranza dei salernitani e dei turisti è costretta a fermarsi davanti a cancelli chiusi, recinzioni abusive e stabilimenti che occupano senza soluzione di continuità la battigia.” denunciano da Europa Verde Salerno.

L’esposto in procura

«Di fronte a questa palese ingiustizia, Europa Verde Salerno, ha deciso di agire legalmente, presentando una denuncia formale alla Procura della Repubblica di Salerno. L’obiettivo è chiaro: fare luce su questa situazione inaccettabile e pretendere l’immediato ripristino della legalità.» spiegano.

«Non è tollerabile che i diritti collettivi vengano ignorati e che la legge venga aggirata o violata sistematicamente. Il mare è un bene comune, e deve tornare ad essere accessibile a tutti. Chiediamo alla magistratura di intervenire e di verificare le responsabilità di chi ha permesso o tollerato questa privatizzazione di fatto. Europa Verde continuerà a vigilare e a mobilitarsi, in tutte le sedi, affinché la costa salernitana torni ad essere patrimonio pubblico e condiviso. I cittadini non possono più aspettare.» concludono.

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