Claudia Pecoraro presenta una interrogazione al sindaco di Salerno sulla gestione di Piazza Cavour, chiedendo chiarezza su traversine contaminate e oneri di smaltimento affidati a privati.
Salerno, interrogazione di Pecoraro su Piazza Cavour: chiarimenti su smaltimento traversine
Si infiamma il dibattito politico sulla gestione di Piazza Cavour, da anni coinvolta in un complesso iter amministrativo. Al centro della contesa ci sono le traversine ferroviarie rimosse durante i lavori, presumibilmente contaminate da creosoto, e poste sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria.
La vicepresidente del Consiglio comunale, Claudia Pecoraro del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione formale al sindaco Vincenzo Napoli, criticando l’ordinanza contingibile e urgente con cui l’Amministrazione ha intimato alla società privata Parking Cavour Salerno srl di occuparsi della richiesta di dissequestro e dello smaltimento.
Secondo Pecoraro, l’atto rappresenterebbe un errore giuridico e un tentativo di spostare responsabilità: “Dagli atti pubblici emerge chiaramente che proprietà e onere della rimozione e smaltimento spettano al Comune di Salerno, come sancito dagli accordi con RFI del 2010 e del 2024”, afferma la consigliera. L’interrogazione richiede di conoscere le basi legali su cui il sindaco ha deciso di affidare l’onere a un privato e quali pareri legali siano stati acquisiti prima dell’ordinanza.
La questione non è solo amministrativa, ma anche sanitaria e finanziaria: Pecoraro evidenzia i possibili costi aggiuntivi e i rischi per la salute dei cittadini. La vicepresidente sottolinea l’importanza di un intervento chiaro e trasparente: “Non è accettabile che i residenti debbano sopportare le conseguenze economiche e ambientali di decisioni errate”.
La presa di posizione arriva anche a seguito dell’attenzione mediatica suscitata dal podcast “Super Salerno”, che dedicherà un approfondimento alla vicenda. “Continuerò a vigilare affinché Piazza Cavour torni a essere un simbolo di decoro e non di confusione amministrativa”, conclude Pecoraro.








