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Salerno, il Tar ferma il ripascimento tra Marina d’Arechi e Fuorni

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Il litorale di Salerno

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Salerno, seconda sezione distaccata, ha annullato il contratto stipulato tra l’amministrazione comunale e il consorzio stabile incaricato della progettazione esecutiva del ripascimento nel tratto costiero che va da Marina d’Arechi fino al torrente Fuorni.

La decisione è legata alla violazione del principio dello “stand still”, una norma del Codice degli Appalti che impone un periodo di attesa tra l’aggiudicazione provvisoria e la stipula definitiva del contratto. Tale misura è finalizzata a garantire trasparenza e tutela dei partecipanti alla gara, impedendo che i lavori vengano avviati prima della scadenza dei termini per eventuali ricorsi come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Salerno, il Tar ferma il ripascimento tra Marina d’Arechi e Fuorni

Il TAR ha respinto il ricorso principale e accolto quello per motivi aggiunti, stabilendo l’annullamento del contratto per violazione della fase di stand still. Secondo la normativa, l’amministrazione avrebbe dovuto sospendere la firma del contratto con il consorzio vincitore, rispettando il tempo necessario affinché eventuali contestazioni potessero essere valutate.

La vicenda riguarda l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di difesa, riqualificazione e valorizzazione costiera nel tratto che collega il Marina d’Arechi alla foce del torrente Fuorni, al confine con Pontecagnano.

L’interdittiva antimafia

Nel consorzio aggiudicatario era presente anche un’impresa destinataria di una interdittiva antimafia, la stessa coinvolta nel blocco dei lavori del sottopasso di via Santi Martiri. Tuttavia, questa circostanza – emersa a dicembre – non è stata la causa principale dello stop. Il TAR ha infatti motivato la sua decisione sottolineando un “incontestabile difetto istruttorio e motivazionale” da parte della stazione appaltante, ovvero una carenza nella gestione del procedimento di gara.

L’annullamento del contratto comporta nuovi ritardi nei lavori di ripascimento costiero, già oggetto di polemiche e rallentamenti. L’amministrazione comunale dovrà ora valutare se ripartire con una nuova gara d’appalto o presentare un’eventuale impugnazione della sentenza. Nel frattempo, la riqualificazione del litorale resta in stand-by, con possibili ripercussioni sulle tempistiche previste per l’intervento.

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