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Salerno, donna aggredita in un edificio abbandonato: scatta il codice rosso

Alba Adriatica violenza sessuale
Immagine di repertorio
Alba Adriatica violenza sessuale

È giunta al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona con il volto visibilmente tumefatto, tanto da far temere ai sanitari anche lesioni oculari. Fortunatamente, l’esito degli accertamenti ha escluso danni permanenti, ma le ferite riportate sono state considerate di una certa gravità come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

La vittima è una donna salernitana di 37 anni, che ha raccontato di aver subito un tentativo di violenza sessuale, senza che l’aggressore riuscisse a consumare il rapporto. In stato di shock, la donna ha fornito un’identificazione dettagliata dell’autore dell’aggressione, riferendo nome e cognome prima agli agenti delle Volanti, poi alla Squadra Mobile. L’uomo è stato rintracciato e denunciato. Si tratta di un cittadino polacco senza fissa dimora, noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza e comportamenti molesti in città.

Salerno, donna aggredita in un edificio abbandonato: un uomo voleva violentarla

L’aggressione è avvenuta nella serata di venerdì 23 maggio all’interno di un edificio abbandonato in via Ligea, spesso utilizzato come riparo notturno da persone senza dimora. La donna, che lavora saltuariamente come collaboratrice domestica, si sarebbe rifugiata in quel luogo – forse per necessità, forse per altri motivi ancora al vaglio degli inquirenti – e avrebbe incontrato l’uomo con cui, secondo alcune dichiarazioni, aveva già avuto contatti pregressi. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato l’aggressione. Dalle prime testimonianze sembra che tra i due ci fossero già state tensioni, e che la condivisione forzata dello spazio possa aver acuito il conflitto. Non si esclude nemmeno che l’aggressore fosse in stato di alterazione alcolica.

L’uomo, poco più grande della vittima, è stato rapidamente rintracciato e accompagnato in caserma per l’identificazione. La posizione del cittadino polacco resta ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, che sta valutando eventuali ulteriori provvedimenti.

Le cure e la protezione

La donna è stata sottoposta alle cure del caso presso il pronto soccorso del Ruggi. I tamponi effettuati hanno escluso la violenza sessuale, ma considerata la testimonianza e le condizioni cliniche della vittima, il magistrato di turno ha disposto l’attivazione del protocollo di codice rosso. La 37enne è stata quindi trasferita in una struttura protetta, una casa famiglia nel territorio salernitano, dove si trova attualmente sotto tutela. Le indagini continuano per chiarire la natura del rapporto tra vittima e aggressore, oltre che per ricostruire nel dettaglio la vicenda.

L’episodio si inserisce in un contesto di grave degrado urbano. L’edificio di via Ligea, noto ai residenti come luogo di ritrovo per senzatetto, si trova a pochi chilometri dal centro cittadino e dalla zona della movida. L’area è caratterizzata da condizioni di promiscuità e da un’assenza pressoché totale di controlli, con strutture fatiscenti che rappresentano un pericolo anche da un punto di vista statico. Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire non solo le dinamiche dell’aggressione ma anche la rete di frequentazioni e situazioni di marginalità che ruotano intorno a quello stabile.

Allarme sicurezza in città

Nel frattempo, non si arrestano gli episodi di criminalità predatoria. Solo due notti fa è stato denunciato un furto in una rivendita di bombole in via Camillo Sorgente. I malviventi hanno forzato la saracinesca e asportato circa 4mila euro in contanti. La Squadra Mobile, coordinata dal vicequestore Elvio Barbati, è al lavoro per accertare se vi sia un’organizzazione alle spalle dei colpi che si sono registrati in città.

L’ipotesi prevalente è che agiscano bande diverse, ciascuna attiva in una zona specifica e operante dopo accurati sopralluoghi. Il questore Giancarlo Conticchio ha rinnovato l’invito ai cittadini a segnalare tempestivamente episodi sospetti attraverso l’app YouPol, che assicura l’anonimato e consente un intervento immediato delle forze dell’ordine.

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