Castello Arechi, Molo Masuccio e Lungomare Colombo diventano presìdi di cardioprotezione con nuovi defibrillatori a Salerno. La collocazione di tre defibrillatori semiautomatici esterni non rappresenta un’azione isolata, ma si inserisce in una strategia più ampia che intreccia prevenzione, tutela della salute e qualità dell’esperienza urbana. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Sicurezza urbana, defibrillatori nei luoghi simbolo di Salerno
Salerno rafforza il binomio tra sicurezza e accoglienza turistica con un intervento concreto e altamente visibile: l’installazione di defibrillatori nei punti più rappresentativi e frequentati della città. Castello Arechi, Molo Masuccio e Lungomare Colombo diventano presìdi di cardioprotezione, inserendosi in una visione di città moderna, organizzata e attenta alla salute pubblica.
La collocazione di tre defibrillatori semiautomatici esterni non rappresenta un’azione isolata, ma si inserisce in una strategia più ampia che intreccia prevenzione, tutela della salute e qualità dell’esperienza urbana. L’aumento costante delle presenze, la dimensione sempre più internazionale dei flussi e la trasformazione di Salerno in destinazione urbana strutturata comportano nuove responsabilità. Nei luoghi ad alta concentrazione di persone, la rapidità dell’intervento può risultare decisiva.
La salute pubblica
La morte cardiaca improvvisa resta una delle principali cause di decesso negli spazi pubblici. La disponibilità immediata di un defibrillatore semiautomatico, soprattutto se affiancata da un’adeguata formazione, è in grado di incrementare in modo significativo le possibilità di sopravvivenza.
Su queste basi prende forma il progetto di cardioprotezione urbana, pensato per rendere più sicuri i luoghi simbolo e, al tempo stesso, consolidare l’immagine di Salerno come città attenta al benessere collettivo. Il Castello Arechi, con il suo affaccio sul golfo, è una delle mete più visitate da turisti italiani e stranieri, in particolare nei periodi di maggiore affluenza. Il Molo Masuccio rappresenta la porta sul mare, punto di snodo per crocieristi, collegamenti marittimi e passeggiate urbane. Il Lungomare Colombo è invece uno degli spazi più vissuti, luogo quotidiano di sport, socialità e tempo libero.
In questi contesti, la presenza di defibrillatori collocati in teche protette e segnalate risponde a una logica di prevenzione diffusa e di gestione consapevole dello spazio pubblico. Accanto all’installazione dei dispositivi, il progetto prevede anche un investimento sulla formazione, con corsi di primo soccorso e utilizzo del defibrillatore rivolti a operatori comunali, addetti alla sicurezza e volontari. L’obiettivo è costruire una rete di primo intervento capillare e preparata, capace di intervenire nei minuti cruciali che precedono l’arrivo dei soccorsi sanitari. Lo sguardo è già proiettato in avanti. Nel 2026 sono attese oltre 200 navi da crociera e un ulteriore incremento delle presenze turistiche, con una pressione crescente sui luoghi simbolo e sulle infrastrutture cittadine.







