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Salerno, il Comune riorganizza il settore Politiche Sociali: la Fp Cgil attacca la Giunta

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La riorganizzazione del settore Politiche Sociali nel Comune di Salerno divide le competenze tra “Servizi Sociali” e “Pari Opportunità”: la Fp Cgil attacca la Giunta. «Scelta politica, senza confronto e a discapito dei servizi».

Salerno, il Comune riorganizza il settore Politiche Sociali

Una delibera della Giunta Comunale di Salerno, approvata nei giorni scorsi, ha ridisegnato l’assetto del Settore Politiche Sociali dell’Ente, prevedendo la divisione tra “Servizi Sociali” e “Pari Opportunità”, entrambe affidate a un unico dirigente, ma collegate a due distinti assessorati. Una scelta definita “di natura politica” dalla Fp Cgil, che in una nota durissima esprime «profonda preoccupazione per le ricadute sui servizi pubblici e sull’efficienza amministrativa».

Il nuovo assetto, secondo la delibera comunale, conferisce alle Pari Opportunità anche il coordinamento dei centri antiviolenza e la progettazione degli interventi contro la violenza di genere. Ma il sindacato contesta le modalità e il merito della riorganizzazione, parlando apertamente di «assenza di confronto con lavoratori e lavoratrici» e di un «intervento ispirato più da logiche politiche interne che da esigenze funzionali e operative».

Le accuse del sindacato

Nel documento diffuso dalla Funzione Pubblica Cgil Salerno si legge: «Siamo estremamente sensibili ai temi della valorizzazione del lavoro pubblico e delle politiche sociali. Ma non possiamo condividere una revisione che compromette entrambi. Una scelta che rischia di generare confusione, sovrapposizioni e perdita di efficienza, in un settore già in sofferenza per la carenza cronica di personale».

Particolare sconcerto viene espresso per la sottrazione delle competenze sulla violenza di genere dall’Ambito Territoriale S5 – che coinvolge Comune capofila di Salerno, Comune di Pellezzano, ASL e terzo settore – a favore di un assessorato separato. Una mossa che, secondo la Fp Cgil, rischia di disarticolare il sistema dei servizi territoriali, minando la gestione integrata prevista dalla normativa nazionale (Legge 328/2000) e regionale (L.R. 11/2007).

«Un silenzio istituzionale inaccettabile»

Il sindacato denuncia anche la mancanza di risposte da parte dell’Amministrazione: «Non è arrivata alcuna replica formale alle osservazioni già inviate al Capo Staff del Sindaco con delega al personale. Un silenzio istituzionale che offende la rappresentanza sindacale». La Fp Cgil respinge con forza l’idea che si possa ignorare il ruolo dei sindacati nella lettura degli atti amministrativi e nelle dinamiche di governance: «La Fp Cgil legge, comprende e agisce. E continuerà a farlo con forza e determinazione per tutelare i lavoratori e i diritti dei cittadini».

L’appello alla Giunta: «Serve un confronto immediato»

Alla luce delle criticità evidenziate, la Fp Cgil chiede un confronto urgente con l’Amministrazione comunale per discutere nel merito delle scelte adottate, chiedendo garanzie concrete per:

  • il rispetto della coerenza istituzionale;

  • la salvaguardia della qualità dei servizi sociali;

  • la valorizzazione delle reti pubbliche territoriali e dei percorsi condivisi con l’Ambito S5.

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