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Salerno, cambi e nuovi ingressi tra i dirigenti scolastici: definito l’organico per il 2025/2026

Lecce insegnante aggredito scuola

Immagine di repertorio

L’Ufficio Scolastico Regionale della Campania ha ufficializzato gli incarichi dirigenziali per l’anno scolastico 2025/2026, tracciando un quadro definitivo delle nuove assegnazioni nelle scuole della provincia di Salerno. L’attenzione si concentra in particolare sui movimenti determinati da pensionamenti, accorpamenti istituzionali e rientri da altre regioni, che hanno inciso anche sulla geografia scolastica salernitana come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Salerno, cambi e nuovi ingressi tra i dirigenti scolastici

Tra i tredici dirigenti campani rientrati in Regione da sedi fuori Campania, figurano due nomi destinati a scuole della provincia di Salerno. Teresa Cuciniello, in servizio in Emilia-Romagna, è stata assegnata all’Istituto Comprensivo “Penna” di Battipaglia, mentre Nunzia Annunziata, proveniente dal Lazio, assumerà la guida dell’Istituto “Sant’Alfonso Maria De’ Liguori” di Pagani. Entrambe le nomine arrivano in seguito a procedimenti giudiziari che hanno riconosciuto ai dirigenti il diritto al rientro nella Regione d’origine.

Le sedi salernitane coinvolte

Oltre alle nuove assegnazioni, la provincia di Salerno è interessata anche da un numero di posti vacanti che verranno coperti con i vincitori del concorso in fase di chiusura. Secondo quanto comunicato, sono almeno quindici le istituzioni scolastiche delle province di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento che attendono la nomina di un nuovo dirigente scolastico. Si tratta, in gran parte, di istituti oggetto di accorpamenti o sedi lasciate vacanti a seguito di pensionamenti e dimissioni.

Il meccanismo di copertura delle sedi avverrà in base all’ordine di graduatoria del concorso nazionale e regionale, tenendo conto della coda del concorso del 2011 (ultimi otto candidati in graduatoria) e dei vincitori della procedura selettiva del 2023, attualmente ancora in fase di svolgimento. Quest’ultimo è stato segnato da diverse polemiche e ricorsi giudiziari, tra cui due denunce per falso in atto pubblico presentate alla Procura di Napoli da alcuni candidati.

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