Cronaca Salerno, Salerno

Salerno, violenta aggressione a un giovane migrante in via Carmine: l’appello del Centro per la Legalità

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Immagine di repertorio
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Violenta aggressione ai danni di un giovane migrante in via Carmine a Salerno, l’appello del Centro per la Legalità: “Chi ha assistito, parli con le forze dell’ordine”. Sono in corso le indagini. Lo riporta SalernoToday.

Salerno, violenta aggressione a un giovane migrante

Venerdì sera, intorno alle 20.45, un giovane straniero è stato vittima di una brutale aggressione in via Carmine. Tre persone – due uomini e una donna – lo hanno accusato ingiustamente del furto di un cellulare. Dopo aver compreso l’errore d’identificazione, invece di fermarsi, hanno continuato ad aggredirlo fisicamente e verbalmente, arrivando a minacciarlo con un taglierino e danneggiandogli il telefono. Prima di andarsene, gli hanno scattato una foto e lo hanno minacciato di morte nel caso lo avessero incontrato nuovamente.

La denuncia

A denunciare pubblicamente l’episodio è stato il Centro per la Legalità della cooperativa sociale Galahad, che conosce da tempo il giovane aggredito: “È una persona da sempre rispettosa delle regole, impegnata ad aiutare il prossimo, anche attraverso segnalazioni che hanno permesso alle Politiche Sociali del Comune di intervenire in situazioni delicate, come nel caso recente di un’anziana sola in condizioni critiche”.

Il ragazzo, che lavora duramente per sostenere la famiglia rimasta nel suo villaggio d’origine in Africa, ha raccontato di essersi sentito completamente abbandonato: “Perché mi hanno fatto del male? Perché nessuno mi ha aiutato?”, ha domandato, con amarezza. Il Centro per la Legalità ha lanciato un appello urgente a chiunque si trovasse in zona, nei pressi della profumeria “Idea Bellezza”, affinché si rivolga alle forze dell’ordine con qualsiasi dettaglio utile a identificare i responsabili.

L’assessore comunale alle Politiche Sociali, Paola De Roberto, ha condannato duramente l’accaduto: “Un fatto gravissimo. Confido pienamente nel lavoro delle forze dell’ordine”. Un sentito ringraziamento è stato rivolto anche al Comandante dei Carabinieri, Antonio Corvino, che ha immediatamente attivato i suoi uomini per ascoltare la vittima e avviare le indagini, superando ogni ostacolo linguistico o culturale.

 

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