Undici goal in sei partite, una media di quasi due reti subite a match. La Salernitana, a pari merito con il Como, ha la difesa più perforata del campionato cadetto.
Dopo un precampionato e due partite di Coppa Italia che non hanno evidenziato queste lacune, il primo a violare la porta granata è stato Trotta, abile a sfruttare l’incerta respinta di Strakosha. Alla seconda giornata è Morosini-show: il talentuoso calciatore bergamasco realizza una doppietta sfruttando i vari errori difensivi della compagine granata. All’Arechi contro lo Spezia, Terracciano debutta con la Salernitana e raccoglie la palla in fondo al sacco per due volte: nulla può sui goal di Brezovec e Catellani. Qualcosa potevano farla i compagni di reparto, certamente non irreprensibili nelle due circostanze. Nel primo turno infrasettimanale Valoti porta in vantaggio il Pescara superando Schiavi con un secco dribbling. Anche la Ternana, in difficoltà per le dimissioni dell’allenatore, trova la via della rete all’Arechi: Ceravolo s’infila senza palla nella retroguardia campana e gela Terracciano con un preciso diagonale.
A Crotone, nell’ultimo turno di campionato, è in onda la sagra dell’errore. Prima Pollace si fa superare troppo facilmente da Stoian (1-0), poi la trappola del fuorigioco non scattata (2-0) e la diagonale mancata da Franco (3-0) ed infine l’ingenuità di Terracciano che provoca il rigore del definitivo 4-0. Una sconfitta senza repliche.
Tante le variabili che hanno portato a questa situazione difensiva così precaria: gli errori individuali pesano come macigni, al pari delle giocate degli avversari e del mancato filtro del centrocampo che espone la difesa a pericolosi uno-contro-uno, soprattutto sulle fasce.
In Serie B, ogni minimo errore viene pagato a caro prezzo ed è compito di Torrente (che da calciatore ha giocato da difensore) mettere ordine nel reparto arretrato a partire dalla sfida casalinga contro il Trapani.
