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Salernitana, Marino: “Siamo stati penalizzati, ma rifarei tutto. Consiglio di ripartire da Ferrari”

Salernitana, Marino: "Siamo stati penalizzati, ma rifarei tutto. Consiglio di ripartire da Ferrari"
Pasquale Marino (Foto U.S. Salernitana 1919)

Pasquale Marino, tecnico della Salernitana nell’ultimo segmento della stagione, affida al bilancio delle sue dodici partite sulla panchina granata un misto di amarezza e consapevolezza. Il suo cammino si è chiuso con 12 punti in sei gare, insufficienti per garantire la permanenza in Serie B.

“Contro la Sampdoria – ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Il Mattino – l’arbitraggio di Doveri è stato penalizzante. Dopo mezz’ora di gioco si è smesso di giocare a calcio. Negli spogliatoi, per la rabbia, qualcuno ha anche pensato di non rientrare in campo per il secondo tempo, per lanciare un segnale forte”.

Salernitana, parla il tecnico Pasquale Marino

Nel suo consuntivo, Marino non si limita a contestare le decisioni arbitrali. Tra i principali nodi della stagione, segnala anche il rinvio della partita contro il Cittadella, inizialmente in programma subito dopo la morte di Papa Francesco, poi spostata all’ultima giornata del campionato. “Si è anteposta la logistica alla regolarità del torneo – ha affermato – e quel posticipo ha tolto peso ad alcuni scontri diretti. È stato un campionato che, sul piano organizzativo, ha lasciato molte perplessità”.

L’allenatore siciliano, che non allena in Serie C da oltre vent’anni, ha confermato il suo addio imminente alla Salernitana, legato sin dall’inizio al destino della squadra nel campionato cadetto. “Con il presidente Iervolino ci siamo sentiti lunedì. Ci siamo confrontati serenamente sulla mia esperienza a Salerno. La stima reciproca resta intatta, ma la mia permanenza era subordinata alla salvezza. Dopo una retrocessione è giusto cambiare tutto e ripartire da zero”, ha spiegato Marino.

Sul piano tecnico, ha evidenziato alcune criticità che hanno inciso sul rendimento della squadra, come l’assenza di incisività in attacco. “Ci è mancato il gol, soprattutto nelle partite decisive. E negli episodi siamo stati spesso sfavoriti: nel caso del rigore non concesso a Soriano, il difensore della Sampdoria ha colpito solo la caviglia, senza toccare il pallone. Le immagini parlano chiaro”.

Infine, un consiglio per la società in vista della prossima stagione: “Alla Salernitana suggerisco di ripartire da Ferrari, è un elemento su cui costruire. La lunga attesa dei playout ci ha fatto perdere energia e ritmo. Eravamo carichi dopo la vittoria col Cittadella, ma quel mese d’inattività ha favorito i nostri avversari. Nonostante tutto, rifarei questa esperienza”.

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