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Salernitana, convenzione stadio Arechi già aggiornata per la Serie C. Il sindaco Napoli condanna la violenza e il Ccsc chiede un confronto urgente con la società

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Stadio Arechi

La città di Salerno reagisce alla retrocessione della Salernitana: il Comune aggiorna la convenzione per l’uso dello stadio Arechi, garantendo l’iscrizione in Serie C. Il sindaco Napoli condanna gli scontri, mentre i tifosi del Ccsc chiedono un incontro immediato con la proprietà. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Salernitana, convenzione stadio Arechi già aggiornata per Serie C

Il giorno dopo la retrocessione della Salernitana è dominato dal bisogno di fare i conti con una situazione difficile e di guardare avanti. Da Palazzo di Città arrivano segnali concreti: la convenzione per l’uso dello stadio Arechi, stipulata due anni fa con il club, è stata aggiornata con un correttivo che permette alla squadra di iscriversi senza problemi al campionato di Serie C.

Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha espresso il proprio dispiacere per quanto avvenuto domenica sera allo stadio, condannando fermamente la degenerazione della protesta: «La rabbia e la protesta sono comprensibili, ma non la violenza – ha dichiarato – Fortunatamente le forze dell’ordine e i tifosi civili hanno garantito la sicurezza». Napoli ha anche criticato la gestione del campionato da parte della Lega calcio e ha invitato a una seria riflessione sulle responsabilità dirigenziali. Guardando al futuro, l’amministrazione comunale conferma il proprio impegno nel sostenere la squadra e gli impianti sportivi: «Stiamo lavorando al rinnovo dello stadio Arechi e al campo Volpe, e siamo pronti a offrire tutto il supporto possibile».

Dal fronte tifosi, invece, si leva un grido forte e chiaro. Il Comitato Club Salernitana Club (Ccsc) ha diffuso una nota in cui denuncia «un papocchio tutto all’italiana» legato alla gestione del calcio nazionale e locale, ritenuta responsabile della retrocessione insieme ai demeriti tecnici della squadra. Il Ccsc, pur condannando gli episodi di vandalismo, sottolinea come questi non rappresentino la cultura sportiva della tifoseria granata e chiede un incontro urgente con la proprietà Iervolino: «Siamo stanchi delle chiacchiere, ora servono fatti e certezze».

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