Si è svolta giovedì 9 gennaio, nell’Aula Consiliare del Comune di Olevano sul Tusciano, la tanto attesa riunione dei soci della BCC Campania Centro Cassa Rurale Artigiana. L’incontro, convocato per le ore 18, aveva l’obiettivo dichiarato di favorire il dialogo, condividere i risultati raggiunti e illustrare i progetti futuri. Tuttavia, quella che doveva essere un’occasione di confronto costruttivo si è rapidamente trasformata in un momento di tensione e polemica, con molti soci che hanno sollevato questioni scottanti. Proprio come successo pochi giorni prima a San Cipriano Picentino.
Bcc Campania Centro: un clima di insoddisfazione serpeggiante ad Olevano
Sin dalle prime battute, il clima nella sala è apparso teso. Nonostante la presenza istituzionale del Presidente Camillo Catarozzo e del Direttore Generale Danilo Trabacca, affiancati dai referenti della filiale locale, molti soci hanno espresso insoddisfazione per alcune criticità legate alla gestione della banca. Le domande più accese si sono concentrate su temi delicati come i pignoramenti di beni, le difficoltà nell’ottenere mutui, i conti bloccati e alcune pratiche bancarie percepite come poco trasparenti.
“Non è possibile che una banca del territorio, nata per supportare artigiani e famiglie, metta in atto politiche così rigide nei confronti dei suoi soci,” ha dichiarato uno dei presenti.
Un altro intervento ha puntato il dito contro presunte “promesse non mantenute” in merito a facilitazioni creditizie e agevolazioni economiche per le piccole imprese. “Abbiamo creduto in questa banca, ma ci sentiamo traditi,” ha affermato un altro dei presenti, evidenziando il divario tra la retorica istituzionale e la realtà vissuta dai soci.
Il nodo dei conti bloccati e dei mutui negati
Uno dei temi più dibattuti è stato quello dei conti bloccati, una situazione che ha generato grande disagio per molti soci. Diversi interventi hanno denunciato casi in cui la banca avrebbe bloccato l’accesso ai conti correnti, causando gravi difficoltà economiche a famiglie e aziende.
Non meno acceso è stato il confronto sulle richieste di mutuo. Molti soci hanno lamentato la rigidità delle procedure e l’eccessiva selettività nell’erogazione dei finanziamenti. “La BCC dovrebbe essere un punto di riferimento per il territorio, ma sembra che preferisca chiudere le porte invece di aiutare chi ne ha bisogno,” ha sottolineato un giovane imprenditore.
Pignoramenti e polemiche sui regali aziendali
Particolarmente rovente è stato il dibattito sui pignoramenti. Alcuni soci hanno accusato la banca di adottare politiche poco sensibili nei confronti di chi si trova in difficoltà economica, agendo con eccessiva rapidità nel recupero crediti. “Ci aspettavamo maggiore comprensione e flessibilità, non un atteggiamento così aggressivo,” ha detto un socio, visibilmente amareggiato.
Le polemiche non si sono fermate qui. Anche i regali aziendali, tradizionalmente offerti dalla banca in occasione di eventi e festività fino a qualche anno fa, sono finiti nel mirino delle critiche per la loro assenza.
La risposta della dirigenza e il tentativo di ricucire
Di fronte a un clima così acceso, il Presidente Catarozzo e il Direttore Generale Trabacca hanno cercato di rispondere punto per punto alle questioni sollevate. “Comprendiamo le vostre preoccupazioni, ma vi assicuriamo che stiamo lavorando per migliorare i servizi e risolvere le criticità emerse,” ha dichiarato il Presidente, invitando alla calma e al dialogo.
Nonostante gli sforzi della dirigenza per riportare il dibattito su un piano costruttivo, molti soci sono usciti dalla sala con un senso di insoddisfazione. “Le parole non bastano più. Servono fatti concreti,” ha commentato un partecipante a margine dell’incontro.
Un momento conviviale per chiudere, ma le tensioni restano
A conclusione della serata, è stato organizzato un momento conviviale per favorire uno scambio informale tra i presenti. Tuttavia, le tensioni accumulate durante il dibattito hanno lasciato il segno. Molti soci si sono mostrati restii a partecipare, preferendo lasciare l’Aula Consiliare prima della chiusura dell’evento.
Questa riunione, invece di rappresentare un’occasione di rilancio e condivisione, ha messo in luce le profonde fratture tra la dirigenza della BCC Campania Centro e una parte consistente della base sociale. Sarà fondamentale, nei prossimi mesi, che la banca prenda provvedimenti concreti per riconquistare la fiducia dei propri soci e riaffermare il proprio ruolo di sostegno al territorio.