È stata convalidata ieri la misura di fermo per i due cittadini di nazionalità marocchina arrestati dopo la violenta aggressione avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì in piazza Sedile del Campo. La vittima, un loro connazionale, era stata colpita ripetutamente fino a ridurla in fin di vita. Attualmente è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, ma le sue condizioni sarebbero in miglioramento come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Rissa nel centro storico di Salerno: convalidato il fermo
Gli agenti della sezione volanti della Polizia di Stato hanno fermato i due uomini con l’accusa di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 2:30 nei pressi di piazza Largo Campo. I colpi, anche al collo, sarebbero stati inferti con bottiglie di vetro, sedie trovate in strada e una pietra.
L’episodio ha alimentato la preoccupazione dei residenti del centro storico, che sui social hanno diffuso un appello diretto al questore Conticchio e al sindaco Vincenzo Napoli, accompagnato da una raccolta firme per chiedere un incremento del pattugliamento in zona. Le indagini proseguono per chiarire se vi sia un collegamento con altri episodi di violenza registrati recentemente nell’area.
Sul caso è intervenuto il deputato del Partito Democratico Piero De Luca, che ha definito “urgente” un rafforzamento strutturale della presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico. «Occorre aumentare i mezzi e il personale, garantire pattugliamenti frequenti e operare una prevenzione adeguata per restituire fiducia e serenità ai quartieri», ha dichiarato, annunciando iniziative in sede istituzionale.
Anche il consigliere comunale di Forza Italia Roberto Celano ha sollecitato interventi immediati. Tra le proposte avanzate: il ripristino del vigile di quartiere, l’installazione di telecamere nei punti sensibili del centro storico, l’istituzione di presidi mobili e fissi della Polizia Municipale e un maggiore coordinamento tra le forze dell’ordine. «Negare l’insicurezza crescente significa voltare le spalle a una realtà sotto gli occhi di tutti», ha commentato.