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Rissa davanti al cinema Fatima, un 16enne sarà processato: per altri due minori scatta la messa alla prova

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Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, il Tribunale per i Minorenni di Salerno ha definito le prime misure in relazione alla rissa avvenuta il 29 novembre 2024 nei pressi della chiesa di Madonna di Fatima, a poca distanza dal cinema omonimo, dove gli studenti erano attesi per un cineforum programmato.

Un 16enne sarà rinviato a giudizio con processo fissato per aprile, mentre altri due ragazzi – un 16enne di origine marocchina e un 15enne siriano – accederanno alla messa alla prova, con programmi che saranno sottoposti a valutazione nel febbraio prossimo. Per loro, il procedimento resta sospeso in vista dell’eventuale estinzione del reato.

Rissa davanti al cinema Fatima, un 16enne sarà processato

Al centro dell’inchiesta, coordinata dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni, c’è un episodio di violenza che vide coinvolti tre studenti dell’istituto nautico “Giovanni XXIII” e un giovane maggiorenne estraneo alla scuola, la cui posizione è ora al vaglio della magistratura ordinaria. L’accusa ipotizzata per tutti è di rissa, con almeno due partecipanti che avrebbero riportato lesioni giudicate guaribili in una settimana. Per il ragazzo siriano è contestato anche il possesso di un tirapugni in ferro cromato, utilizzato secondo le indagini per colpire tre coetanei.

La ricostruzione dei fatti indica che la rissa esplose intorno alle 9 del mattino, mentre gli studenti delle sedi di Torrione Alto e dell’istituto nautico si radunavano davanti al cinema Fatima in attesa dei docenti. Gli investigatori hanno rilevato che l’episodio sarebbe scaturito da provocazioni iniziali, alle quali seguì l’intervento del fratello maggiore del giovane siriano. I quattro ragazzi vennero divisi dai coetanei presenti, alcuni dei quali finirono comunque per essere colpiti. Sul posto giunsero due ambulanze del 118 che prestarono soccorso ai feriti, tutti dimessi nelle ore successive con contusioni e ferite lacero-contuse al volto.

Le indagini, avviate sulla base delle denunce reciproche presentate dai ragazzi e dai familiari, si sono giovate delle testimonianze degli studenti e delle immagini registrate da telecamere stradali e da esercizi commerciali della zona.

La scuola, in una nota, precisò che l’episodio si verificò prima dell’orario di raduno e che a innescare la sequenza degli eventi sarebbe stato il maggiorenne non appartenente all’istituto. La ricostruzione completa sarà ora oggetto del processo nei confronti del 16enne dell’Agro, mentre per gli altri due minori il percorso giudiziario resta sospeso in attesa dell’esito della messa alla prova.

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