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Prescrizione per 10 Imputati di riciclaggio a Nocera Inferiore e Pagani: nessun colpevole

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Un lungo procedimento penale per riciclaggio ha preso una piega inaspettata con la prescrizione dei reati, portando alla conclusione di uno dei casi più complessi che ha coinvolto imprenditori e facilitatori di Nocera Inferiore, Pagani e Salerno. Dieci imputati – tra cui imprenditori locali e persone legate al settore finanziario – avevano rischiato una condanna per il coinvolgimento in un giro di riciclaggio di denaro. Nonostante il patteggiamento di un broker coinvolto, la vicenda ha visto la prescrizione dei reati, chiudendo il dibattimento senza una sentenza definitiva. L’indagine era partita a seguito di un caso di frodi bancarie che aveva coinvolto numerosi clienti e un broker accusato di appropriazione indebita.

I dettagli del caso

Il caso riguardava dieci imprenditori e facilitatori accusati di riciclaggio, con il coinvolgimento di un broker finanziario che avrebbe utilizzato i fondi dei clienti per scopi personali. Il broker, che operava come promotore finanziario in una banca di Nocera Inferiore, aveva trasferito grosse somme di denaro su conti correnti personali di vari imprenditori e faccendieri, alcuni dei quali avevano creduto che questi investimenti fossero destinati a operazioni finanziarie legittime. Le cifre trasferite sui conti degli imputati variavano da 18.000 a oltre 100.000 euro, per un totale di circa 2 milioni di euro sottratti a più di trenta clienti.

L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Salerno ha ricostruito la modalità con cui il broker aveva ripulito i fondi attraverso versamenti, bonifici e prelievi, senza lasciare traccia della provenienza del denaro. Le somme erano state mascherate attraverso transazioni bancarie apparentemente lecite, creando una falsa documentazione che attestava la regolarità dei conti. Nonostante le prove, la prescrizione dei reati ha impedito una condanna definitiva.

Il ruolo del broker

Il broker in questione, accusato di frodi informatiche e truffa aggravata, aveva operato sotto falsa identità, falsificando firme su moduli bancari e assegni. Questo ha consentito prelievi non autorizzati da conti correnti di clienti che, credendo che il loro denaro fosse al sicuro, non avevano mai sospettato l’appropriazione indebita. Il broker aveva accumulato una notevole somma di denaro e l’aveva successivamente trasferita sui conti correnti degli imprenditori coinvolti, che a loro volta avevano creduto di fare investimenti legittimi, come il mercato azionario.

L’operato del broker è stato per lungo tempo celato grazie a documenti falsificati, che avevano dato un’apparenza di regolarità alle operazioni bancarie, consentendo ai clienti di non accorgersi della truffa.

Il dibattimento e la prescrizione

Nonostante il lavoro investigativo della Guardia di Finanza e il lavoro di indagine svolto dalla Procura di Nocera Inferiore, il procedimento penale si è concluso con la prescrizione dei reati. Il collegio difensivo degli imputati aveva sollevato obiezioni riguardo alla mancanza di elementi indiziari sufficienti per giustificare una condanna. In sostanza, nonostante le evidenti prove di operazioni bancarie sospette e le accuse di riciclaggio, la lunga durata del processo ha portato alla prescrizione dei reati legati a trasferimenti di denaro illeciti avvenuti tra 2008 e 2009.

Solo uno degli imputati, un broker, ha patteggiato la pena in passato, ma per gli altri dieci, il caso è stato archiviato senza una decisione finale.

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