Cilento Interno partecipa al bando “Riabitare il Sud” della Fondazione CON IL SUD con 14 Comuni e 4 enti del terzo settore contro lo spopolamento. Obiettivo: rigenerare le comunità locali attraverso una strategia condivisa. Lo riporta InfoCilento.
“Riabitare il Sud”: Comuni del Cilento uniti contro lo spopolamento
Quattordici piccoli Comuni del Cilento uniscono le forze per rigenerare le comunità e contrastare lo spopolamento: si è conclusa il 16 luglio la fase di manifestazione di interesse al bando “Riabitare il Sud”, promosso dalla Fondazione CON IL SUD e destinato a territori del Mezzogiorno con meno di 20.000 abitanti e presenza attiva di un Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI).
L’iniziativa mette a disposizione 8 milioni di euro per sostenere almeno quattro progetti di sviluppo locale, con l’obiettivo di favorire la rinascita sociale, demografica ed economica di aree interne in difficoltà. Il territorio del Cilento Interno ha risposto con una candidatura unitaria dal titolo “Riabitare il Cilento – Borghi accoglienti per rigenerare comunità e legami plurali”, grazie al lavoro dell’Ufficio di Coordinamento d’Area “Cilento Interno”, che ha guidato la costruzione del partenariato e del progetto.
I Comuni aderenti
A partecipare sono: Aquara, Campora, Castelcivita, Controne, Castel San Lorenzo, Felitto, Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Piaggine, Roccadaspide, Roscigno, Sacco e Stio.
Il partenariato
Quattro gli Enti del Terzo Settore coinvolti:
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Cooperativa Sociale A.S.P. (Castel San Lorenzo) – capofila
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Associazione Castelcivita Soccorso (Castelcivita)
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Centro Sociale Oratorio Parrocchiale Manlium (Magliano Vetere)
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Cooperativa Sociale La Gemma (Roccadaspide)
Il progetto è stato sviluppato seguendo quattro direttrici fondamentali: nascere, restare, tornare e accogliere. Si tratta di una visione integrata che punta a valorizzare le comunità locali e a promuovere la partecipazione attiva dei cittadini, con una sinergia concreta tra amministrazioni comunali, progettisti, volontari ed enti sociali. Anche se non è ancora noto l’esito della selezione, il percorso di costruzione del progetto rappresenta di per sé un successo: è la prova di come il lavoro condiviso possa generare nuove prospettive di sviluppo per il territorio.