Cronaca Salerno, Salerno

Resort in area protetta a Capaccio, il Consiglio di Stato affida al Prefetto nuovi accertamenti

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Il resort

Il Consiglio di Stato sospende la decisione del Tar e affida al prefetto di Salerno il compito di verificare l’iter autorizzativo e i nuovi accertamenti riguardante il resort “Giglio di Mare” a Capaccio Paestum, sequestrato per presunti reati urbanistici e ambientali. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Resort in area protetta a Capaccio, nuovi accertamenti del Prefetto

Il caso del resort “Giglio di Mare” a Capaccio Paestum torna davanti alla giustizia amministrativa con un nuovo capitolo che coinvolge direttamente il prefetto di Salerno, Francesco Esposito. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto l’appello della Soprintendenza Archeologica di Salerno-Avellino, disattendendo la sentenza del Tar che aveva dato ragione alla società Giglio Srl, affittuaria della struttura.

Al centro della disputa c’è l’annullamento in autotutela, deciso dal Comune di Capaccio Paestum a gennaio 2024, del permesso a costruire rilasciato nel 2019. La struttura era stata sequestrata a febbraio 2024 nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Salerno, che ha iscritto nel registro degli indagati dieci persone accusate di reati urbanistici e ambientali, tra cui lottizzazione abusiva, falsità ideologica e deturpamento di bellezze naturali.

L’istruttoria

Il Consiglio di Stato ha chiesto ora al prefetto di Salerno di avviare un’istruttoria per chiarire se la rappresentazione dello stato dei luoghi, su cui si è basato il rilascio delle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche nel 2018-2019, sia stata effettivamente conforme alla realtà oppure errata o addirittura falsa. Si tratta di un passaggio cruciale per stabilire se la decisione di revocare il permesso a costruire, motivata dal Comune con il sostegno della Soprintendenza, possa essere giustificata.

La Prefettura dovrà consegnare una relazione entro tre mesi, sulla quale il Consiglio di Stato si pronuncerà definitivamente sul ricorso presentato dalla Soprintendenza, chiudendo così la controversia legale. A difesa della Giglio Srl ci sono gli avvocati Simona Corradino e Francesco Lanocita, mentre l’Avvocatura dello Stato rappresenta il Ministero della Cultura e la Soprintendenza. Il Comune di Capaccio Paestum, invece, ha scelto di non costituirsi in giudizio. Recentemente, la società ha ottenuto il dissequestro del resort, che è previsto riaprire questa estate, in attesa degli sviluppi giudiziari.

Capaccio Paestum

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