Clima sempre più acceso in vista delle elezioni regionali in Campania. A inasprire ulteriormente il confronto è il nuovo affondo del senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia, che ha rivolto dure accuse al candidato del centrosinistra Roberto Fico, contestandogli incoerenza e doppi standard nella valutazione della “presentabilità” dei candidati.
Regionali in Campania, scontro politico tra Fratelli d’Italia e centrosinistra
«Per Fico la presentabilità dei candidati è un concetto selettivo – ha dichiarato Iannone –. Chi non è candidato con lui è impresentabile; per chi è candidato con lui non si chiude un occhio, ma due». Parole che si inseriscono nel dibattito politico di queste settimane, segnate da contrapposizioni sempre più serrate e da continui richiami alla moralità pubblica e alla trasparenza nella selezione dei candidati alle prossime elezioni.
Il senatore meloniano ha poi rincarato la dose, criticando la presunta contraddizione del fronte progressista: «Se non vanno bene gli ex deluchiani, non si capisce perché vada bene che De Luca sostenga Fico. La verità è che proprio Fico è l’impresentabile: se esistesse il reato di incoerenza con l’aggravante del ridicolo, il candidato presidente del centrosinistra sarebbe condannato con il massimo della pena».
Le dichiarazioni di Iannone hanno immediatamente suscitato reazioni nel mondo politico campano, confermando il livello di tensione che accompagna la corsa verso le urne. La coalizione di centrosinistra, da parte sua, non ha ancora replicato ufficialmente alle accuse, ma nel quartier generale di Fico si respira la volontà di mantenere un profilo istituzionale e di concentrare la comunicazione su temi programmatici come ambiente, lavoro, sanità e infrastrutture.
Intanto, nel campo del centrodestra, Fratelli d’Italia continua a rafforzare la propria presenza sui territori, puntando su un messaggio di discontinuità con le precedenti gestioni regionali e su un’alleanza compatta con la Lega e Forza Italia. Gli osservatori politici, tuttavia, segnalano che il confronto tra i due principali schieramenti sta progressivamente abbandonando i toni del dibattito sui contenuti per trasformarsi in uno scontro frontale, fatto di accuse reciproche e dichiarazioni al vetriolo, a conferma di una campagna elettorale destinata a restare incandescente fino al giorno del voto.








