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Ravello celebra la Dieta Mediterranea ai Giardini Wagner del Belmond Caruso

Ravello dieta mediterranea
Ravello dieta mediterranea

Domenica 21 settembre i Giardini Wagner del Caruso, A Belmond Hotel, hanno ospitato la terza edizione dell’Agorà della Dieta Mediterranea. L’evento ha celebrato il legame profondo tra uomo, natura e prodotti della terra, in un viaggio che ha attraversato il Cilento, l’Irpinia, i Picentini e la Costiera Amalfitana.

Produttori e storie di vita

La manifestazione è stata un incontro di persone, prodotti e racconti. Dai fusilli di Felitto di Marco Rizzo al “fagiolo filosofo” di Michele Ferrante di Controne, dalla soppressata di Raffaello Palladino ai fichi di Enza Russo, Pasquale Longobardi e Antonio Di Perna. Non sono mancate la pesca menaica di Donatella Marino e Vittorio Rambaldo, né le erbe e tisane di Tony Di Matteo ed Eleonora. Ogni storia ha portato in primo piano passione, sacrifici e radici.

Tra innovazione e identità

La serata ha dato spazio anche all’innovazione. Accanto alle eccellenze casearie dell’azienda Barlotti di Paestum, la moglie Daniela Senatore ha presentato Biancamore, una linea skincare al latte di bufala. Protagonisti anche prodotti come il peperone crusco cilentano di Pietro D’Elia, il carciofo bianco di Pertosa di Rosanna e i pomodori e la farina di castagne di Giovanni Speranza di Rofrano.

Dal Cilento alla Costiera Amalfitana

Il percorso enogastronomico ha toccato la piana del Sele, con l’azienda Hera nei Campi e il suo riso storico, fino alla Costiera Amalfitana, con la colatura di alici di Giulio Giordano e le produzioni vitivinicole di Tenuta San Francesco, Marisa Cuomo e Mastroberardino. Il tutto accompagnato dalla musica del maestro Angelo Loia e del progetto Oiza.

L’incendio di Torello: tradizione e memoria

La serata si è intrecciata con la tradizione storica dell’“Incendio di Torello”, spettacolo che rievoca la difesa di Ravello contro i Pisani nel 1135. Oggi, i fuochi che illuminano il cielo simboleggiano la resilienza e la memoria storica della comunità, un filo rosso che lega passato e presente.

Il valore della Dieta Mediterranea

L’evento è stato anche un’occasione di riflessione sul valore della Dieta Mediterranea, non solo come modello alimentare, ma come stile di vita. Un invito a riscoprire il “tempo creativo”, a rallentare, a godere del cibo come cultura e come ponte tra persone.

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