Cronaca Salerno, Salerno

Rapinatore “tradito” dal tatuaggio a Salerno: arrestato Antonio Adami, aveva sparato al gestore del bar

rapinatore arrestato salerno tradito tatuaggio
Foto della Polizia
Foto della Polizia

Rapinatore tradito dal tatuaggio vicino all’occhio, Antonio Adami è stato arrestato a Salerno con le accuse di tentata rapina e tentato omicidio. Secondo le prime informazioni, avrebbe tentato di ferire il gestore di un bar per aver reagito al colpo. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Rapinatore arrestato grazie al tatuaggio a Salerno

A tradirlo è stato un piccolo tatuaggio a forma di serpente, inciso vicino all’occhio destro. Un dettaglio che ha permesso di identificare con certezza Antonio Adami, 32 anni, volto noto alle forze dell’ordine, arrestato ieri mattina a Matierno per tentata rapina, tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.

Il blitz è scattato all’alba, in un’abitazione dove Adami si nascondeva da giorni, cambiando rifugio continuamente. Al momento dell’irruzione, l’uomo ha tentato di afferrare la pistola nascosta sotto il cuscino, ma è stato bloccato da un agente della Squadra Mobile guidata dal vicequestore Elvio Barbati.

I fatti: due rapine e un colpo esploso contro un barista

Le accuse a carico di Adami sono gravi. Sabato notte avrebbe messo a segno due tentate rapine: una al bar In Piazza di Pastena, l’altra a un distributore IP lungo la tangenziale di San Leonardo. Nel primo episodio ha sparato contro il gestore del bar, Emanuele Avagliano, mancandolo per pochi centimetri. A riconoscerlo, proprio Avagliano, che ha fornito la descrizione del tatuaggio. «È stato un gesto spregiudicato, ha mirato all’addome. Voleva uccidere», ha dichiarato il procuratore Giuseppe Borrelli in conferenza stampa, affiancato dal questore Giancarlo Conticchio, dal procuratore aggiunto Rocco Alfano e dal dirigente della Mobile Barbati. Al secondo tentativo, Adami ha colpito in testa il benzinaio che aveva tentato di reagire. Il tutto in un crescendo di violenza che ha spinto le autorità a mettere in campo oltre trenta agenti per rintracciarlo.

Il blitz a Matierno: pistola carica e fuga finita

Adami è stato rintracciato in un appartamento nel quartiere collinare di Matierno, ospite di una donna su cui ora si indaga per favoreggiamento. La pistola calibro 7.65 ritrovata nel letto era carica e pronta all’uso. L’arma sarà ora analizzata per verificare se corrisponde a quella utilizzata nei colpi di sabato. La procura contesta ad Adami anche la recidiva: il suo nome è legato a numerosi precedenti penali, in particolare per rapina e droga. Cinque pagine di precedenti, come sottolineato durante la conferenza.

L’appello del questore: «Non reagite alle rapine»

La dinamica della tentata rapina al bar racconta anche un gesto istintivo di coraggio. Quando Adami ha puntato la pistola verso la cassa, Avagliano ha reagito con una scopa, riuscendo a farlo fuggire. Un comportamento che il questore Conticchio invita però a non imitare: «Evitate di reagire. I criminali come Adami sono senza scrupoli e pronti a sparare per farla franca».

Il commento del prefetto: «Risposta rapida dello Stato»

Grande soddisfazione è stata espressa dal prefetto Francesco Esposito, che ha lodato il lavoro delle forze dell’ordine: «Questa operazione dimostra lo straordinario impegno nel contrasto alla criminalità. La rapidità dell’arresto è frutto anche dell’intensificazione dei controlli sul territorio».

Prossimi passi: verifiche su complicità e armi

Mentre proseguono gli accertamenti sull’arma sequestrata, le indagini si concentrano ora su eventuali complici e sulla rete che ha aiutato Adami nella fuga. La donna che lo ha ospitato potrebbe essere indagata per aver favorito la latitanza.

arrestocomune di salernorapina

Ultime notizie