Cronaca Salerno, Salerno

Quindici anni senza Vassallo, il “sindaco pescatore”: tra memoria e attesa di giustizia

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Angelo Vassallo

Il 5 settembre ricorre il quindicesimo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica-Acciaroli, colpito a morte da nove colpi di pistola nel 2010. Una vicenda che ha segnato profondamente il Cilento e l’Italia intera, trasformando la figura del “sindaco pescatore” in simbolo di impegno civile e di lotta per la legalità.

Quindici anni senza Vassallo, il “sindaco pescatore”

A distanza di quindici anni, il percorso giudiziario non ha ancora trovato un approdo definitivo. Nel novembre 2024, in un clamoroso sviluppo investigativo, quattro persone erano state arrestate con l’accusa di concorso nell’omicidio: un colonnello dei carabinieri, un ex militare dell’Arma già coinvolto in indagini sul narcotraffico, un uomo ritenuto legato a un clan attivo a Scafati e un imprenditore. Secondo l’ipotesi accusatoria, Vassallo avrebbe scoperto traffici di droga legati ad attività presenti lungo la costa cilentana e stava per consegnare alla magistratura le prove raccolte.

Lo scorso aprile, però, la Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza che confermava gli arresti, ritenendo «incomplete» le motivazioni del Riesame e giudicando non sufficientemente riscontrate le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Una decisione che ha riaperto i margini di incertezza sulla tenuta delle accuse.

Nonostante ciò, la Procura di Salerno resta convinta della solidità del proprio impianto e ha chiesto il processo: l’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 16 settembre. Nel frattempo, uno degli indagati, l’ex colonnello Fabio Cagnazzo, ha ribadito pubblicamente la propria innocenza, ricordando i precedenti provvedimenti di archiviazione e dichiarando fiducia nella giustizia.

Il ricordo di Angelo Vassallo, intanto, resta vivo nella sua comunità e in tutto il Paese. Ogni anno, a Pollica e nelle località del Cilento, si svolgono cerimonie e iniziative per mantenerne viva la memoria. La sua storia continua a rappresentare un monito e un impegno collettivo: difendere il mare, la legalità e il bene comune.

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