Sindaci della Campania uniti nella difesa dei punti nascita a rischio chiusura: tra incontri a Napoli e audizioni in Regione, si avanza verso una deroga ministeriale per tutelare le zone disagiate. Lo riporta SalernoToday.
Punti nascita in Campania: verso la deroga ministeriale
Nei giorni scorsi, si sono tenuti due incontri istituzionali fondamentali: il primo presso la Stazione Marittima di Napoli, dove una delegazione di sindaci, tra cui Lorenzo Di Iorio di Sessa Aurunca (anche rappresentante del Comune di Sapri) e il sindaco di Piedimonte Matese collegato da remoto, ha dialogato con il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il Capo di Gabinetto del Ministero della Salute Marco Mattei e il Senatore Francesco Silvestri. Durante il confronto, i rappresentanti locali hanno sottolineato l’importanza di evitare la chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia, evidenziando le criticità territoriali e l’impatto sociale che la sospensione di questi servizi avrebbe sulle comunità.
La deroga
Il Governo ha mostrato disponibilità a valutare una deroga, a patto che la Regione Campania presenti una richiesta formale, dettagliata e motivata, riconoscendo i Comuni coinvolti come “zone disagiate”. Il secondo momento istituzionale si è svolto al Consiglio Regionale della Campania, dove i sindaci di Piedimonte Matese, Sapri, Sessa Aurunca, Capri e Ischia sono stati ascoltati dalla Prima Commissione Permanente Affari Istituzionali.
Come spiegato dal sindaco di Sapri, Antonio Gentile, l’obiettivo dell’incontro è stato illustrare la proposta di legge regionale che mira a classificare i Comuni interessati come “zone disagiate”, un passo fondamentale per rafforzare la richiesta di deroga al Ministero. Intanto, i sindaci hanno chiesto alla Giunta Regionale di inviare la richiesta di deroga anche prima dell’approvazione della legge, per accelerare i tempi e tutelare i servizi.
Il Presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, ha raccolto la sollecitazione e si è impegnato a portare la questione direttamente al Presidente della Regione Vincenzo De Luca. La mobilitazione congiunta tra enti locali, Regione e Governo nazionale rappresenta un’importante sfida per garantire il diritto alla salute, la vicinanza delle cure e la sopravvivenza dei servizi essenziali nelle zone più periferiche e insulari della Campania.