Nel secondo trimestre 2025 la provincia di Salerno registra un saldo positivo di +561 nuove imprese. In crescita commercio, turismo, servizi alle imprese e costruzioni. I dati di Unioncamere e InfoCamere segnalano vitalità economica nonostante un contesto nazionale incerto. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Salerno, saldo positivo di +561 nuove imprese
Nel secondo trimestre del 2025, il tessuto imprenditoriale della provincia di Salerno continua a mostrare segnali incoraggianti di vivacità economica. Secondo l’analisi condotta da Unioncamere e InfoCamere, elaborata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Salerno, il periodo compreso tra aprile e giugno ha registrato un saldo positivo di +561 attività, frutto di 1.522 nuove iscrizioni contro 961 cessazioni.
Il tasso di crescita si attesta allo 0,47%, un dato che si allinea al trend nazionale dello 0,56%, nonostante una leggera flessione generale. La dinamica positiva, spiegano dalla Camera di Commercio salernitana, è il risultato di una contrazione congiunta di iscrizioni (-3%) e cessazioni (-3,9%) rispetto allo stesso periodo del 2024, ma meno marcata per le nuove aperture, garantendo così un saldo attivo.
A livello nazionale, il secondo trimestre del 2025 si chiude con +32.800 nuove imprese, il miglior risultato negli ultimi cinque anni. Tra aprile e giugno sono state aperte 80.205 attività, mentre 47.405 hanno cessato l’attività. L’Italia, con uno stock totale di 5.885.209 imprese al 30 giugno 2025, conferma una crescita resiliente, nonostante le incognite dello scenario globale. In Campania, il trimestre ha visto 8.081 nuove iscrizioni e 4.910 chiusure, per un saldo positivo di 3.171 unità. A fine giugno 2025, nella regione risultano registrate 593.301 imprese.
I settori trainanti
In provincia di Salerno, il settore più dinamico si conferma il commercio, che raccoglie il 28% delle nuove iscrizioni, seguito da servizi alle imprese (16%), turismo (15%) e costruzioni (12%). A seguire l’agricoltura con l’11%. Una composizione che evidenzia la centralità del terziario e l’importanza crescente del comparto turistico e immobiliare.
A livello nazionale, i comparti più in espansione in termini assoluti sono le costruzioni, con 5.448 nuove imprese, seguite dai servizi di alloggio e ristorazione (+4.595) e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+3.368). Quest’ultimo settore mostra un aumento dello stock pari all’1,31%. Si registrano inoltre importanti progressi percentuali nei servizi finanziari, energetici e nell’istruzione privata.