Protesta alla Baia di Salerno contro l’ampliamento del porto commerciale: associazioni e cittadini temono la scomparsa della spiaggia libera e gravi impatti ambientali. A promuovere l’iniziativa sono Italia Nostra, l’associazione Salute e Vita e il circolo Orizzonti di Legambiente Salerno.
La Baia di Salerno scende in campo: protesta contro l’estensione del porto
La Baia di Salerno si prepara a diventare teatro di una mobilitazione pubblica contro il progetto di ampliamento dello scalo commerciale. Domenica mattina cittadini e associazioni ambientaliste si daranno appuntamento sulla spiaggia di via Ligea per manifestare la propria contrarietà all’allungamento del Molo 3 Gennaio, intervento centrale del Masterplan da 40 milioni di euro promosso dall’Autorità portuale.
Secondo i promotori del presidio, l’opera comporterebbe la perdita definitiva della spiaggia libera della Baia, uno degli ultimi arenili pubblici rimasti e tra i più frequentati dai salernitani. Non solo: l’estensione del porto ridisegnerebbe le rotte delle navi, con ricadute ambientali giudicate rilevanti. A promuovere l’iniziativa sono Italia Nostra, l’associazione Salute e Vita e il circolo Orizzonti di Legambiente Salerno.
«È necessario mobilitarsi contro l’espansione del porto verso la Costiera amalfitana, patrimonio Unesco – spiegano gli organizzatori – e difendere la spiaggia della Baia insieme alla salute dei cittadini, già compromessa dall’inquinamento causato dal traffico dei mezzi pesanti sul viadotto Gatto e lungo via Ligea».
Documenti e cartografie alla mano, le associazioni evidenziano come il raddoppio del Molo di Ponente determinerebbe la cancellazione dell’arenile e la creazione di una nuova insenatura destinata ai rimorchiatori, funzionale soprattutto al traffico delle navi Ro-Ro. Un vantaggio economico che, secondo i comitati, avrebbe come effetto collaterale un incremento dell’inquinamento e dei moti ondosi, con ripercussioni sulla balneabilità e sull’equilibrio naturale di un tratto costiero più ampio, da Vietri a Maiori.
Sul progetto si innesta anche il confronto politico: mentre alcuni sindaci della Costiera hanno già manifestato dubbi, al Comune di Salerno viene contestato un atteggiamento di sostanziale inerzia. La manifestazione di domenica punta a rompere questo silenzio e a riportare al centro del dibattito pubblico una scelta cruciale: potenziamento del porto o salvaguardia di uno dei luoghi simbolo della città.
