A Salerno si è tenuta la seconda udienza preliminare nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo: polemiche sulla costituzione della Fondazione a suo nome. Replica dura del fratello Dario Vassallo: “È ridicolo chiedere l’esclusione”. Lo riporta SalernoToday.
Processo Vassallo a Salerno: scontro in seconda udienza
Si è svolta oggi venerdì 17 ottobre la seconda udienza preliminare per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica assassinato il 5 settembre 2010. L’attenzione si è concentrata su questioni procedurali riguardanti la costituzione di parte civile, con il Gup che si è riservato di decidere sulle richieste e sulle eccezioni sollevate in aula.
Durante l’udienza sono state esaminate tre nuove istanze di costituzione di parte civile presentate dal Partito Democratico della Campania, da Slow Food e dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che si aggiungono alle numerose richieste già depositate nella prima udienza, tra cui quella del Governo nazionale.
Lo scontro sulla Fondazione
Uno degli avvocati degli indagati ha sollevato un’eccezione riguardante la Fondazione Angelo Vassallo, chiedendone l’esclusione dal processo poiché costituita dopo il delitto. Pronta la replica di Dario Vassallo, presidente della Fondazione e fratello della vittima: “È un’argomentazione ridicola. Vorrebbe forse dire che un cittadino dovrebbe prevedere un omicidio e costituire una fondazione prima che accada? Senza la Fondazione, oggi qui non ci sarebbe nessuno. Stiamo parlando di un’azione di legalità e giustizia che interessa tutto il paese. La Fondazione è nata proprio per dare voce a chi oggi non c’è più”. Il dibattito sulle costituzioni di parte civile e sulle eccezioni proseguirà nelle prossime udienze, mentre cresce l’attesa per le decisioni del Gup sulle ammissioni delle diverse istanze.