Dal 25 al 27 settembre 2025, dalle 10:00 alle 18:00, il PalaSele di Eboli ospiterà ExpoSele, la nuova fiera dell’agroalimentare che punta a rilanciare la storica tradizione fieristica della città con una prospettiva moderna e internazionale. L’evento, con ingresso gratuito per i partecipanti, si propone come vetrina delle eccellenze della Piana del Sele e del Sud Italia (saranno presenti undici tra DOP e IGP), nonché come occasione di incontro tra imprese, istituzioni e mercati esteri.
Presentata la fiera Exposele
La manifestazione è promossa dal Comune di Eboli, guidato dal sindaco Mario Conte, e organizzata dal Comitato di Scopo ExpoSele 2025. Il Comune di Eboli è anche patrocinatore, insieme con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, la Regione Campania, la Provincia di Salerno, la Camera di Commercio di Salerno, l’Agenzia ICE e il Consorzio Aeroporto Salerno–Pontecagnano. Main sponsor è Banca Campania Centro, mentre tra i partner figurano il GAL Colline Salernitane, il Consorzio ASI Salerno e il Gruppo Stratego.
ExpoSele si annuncia con numeri importanti: oltre ottanta espositori animeranno gli spazi del PalaSele, con un’offerta che spazia dalle eccellenze DOP e IGP alle nuove frontiere dell’innovazione agroalimentare. Spazio anche a servizi, prodotti e macchinari per l’agricoltura, a dimostrazione della trasversalità dell’offerta fieristica. Il programma non sarà solo espositivo: sono previsti incontri B2B con buyer nazionali e internazionali, talk su agrifood e nuove tecnologie, momenti di formazione sull’internazionalizzazione, spazi dedicati a startup e innovazione, degustazioni e cooking show.
Grande attesa anche per la mostra fotografica “Attraverso la storia”, dedicata alla Fiera Campionaria, con immagini suggestive di Eboli che raccontano le radici e le tradizioni di un territorio da sempre legato all’agricoltura e all’allevamento. ExpoSele non è solo una fiera per addetti ai lavori: l’ingresso sarà gratuito e aperto al grande pubblico, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio agroalimentare del Mezzogiorno e del Made in Italy.