Sarà Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore del programma d’inchiesta “Report” in onda su Rai 3, l’ospite d’onore del Premio Fabula nella serata del 9 luglio. L’incontro con il noto cronista rappresenterà uno dei momenti centrali della XV edizione della manifestazione, in programma a Bellizzi dal 5 al 10 luglio. Ranucci sarà accolto all’Arena Troisi per un confronto diretto con i giovani partecipanti dell’evento, incentrato sui temi della verità, dell’etica dell’informazione e del ruolo del giornalismo nella società contemporanea.
Premio Fabula 2025: Sigfrido Ranucci ospite a Bellizzi
Nato nel 1961, Ranucci ha maturato una lunga carriera nel campo del giornalismo investigativo, firmando inchieste di rilevanza nazionale e internazionale su criminalità organizzata, corruzione, traffici illeciti e segreti di Stato. Con uno stile asciutto e documentato, ha contribuito in modo significativo a rafforzare il valore del servizio pubblico, trasformando “Report” in uno degli spazi di approfondimento più seguiti e autorevoli del panorama televisivo italiano.
Il suo intervento sarà parte di un programma articolato che vede protagonisti numerosi ospiti del mondo della cultura, della comunicazione e dello spettacolo, chiamati a dialogare con centinaia di giovani creativi provenienti da tutta Italia. L’obiettivo resta quello di promuovere l’educazione alla cittadinanza attiva, attraverso l’ascolto, la scrittura e il confronto con figure di riferimento del nostro tempo.
«Sigfrido Ranucci rappresenta un modello per chi intende il giornalismo come strumento di ricerca della verità e difesa dei diritti – spiega Giovanni Serritella, presidente dell’Associazione Fabula –. La sua presenza sarà un’opportunità preziosa per stimolare nei ragazzi il senso critico, il coraggio di porre domande e la volontà di guardare oltre l’apparenza».
L’incontro del 9 luglio si preannuncia come un momento ad alto contenuto formativo, dove i temi della trasparenza, dell’impegno civile e della responsabilità sociale saranno affrontati senza retorica, ma con il linguaggio diretto e autentico che contraddistingue il metodo di lavoro di Ranucci. Il Fabula conferma così la sua vocazione: non soltanto un premio dedicato alla scrittura, ma un laboratorio di idee in cui i giovani vengono messi al centro del racconto del presente.