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Salerno, il TAR blocca il progetto Travelmar al Porto Masuccio: legittimo lo stop dell’Autorità

Porto Masuccio Salernitano riqualificazione

Nuovo capitolo nella vicenda del Porto Masuccio Salernitano: il TAR di Salerno ha respinto il ricorso presentato dal gruppo Travelmar, che contestava la decisione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale di archiviare la proposta di project financing per la riqualificazione del molo turistico. Secondo il Tribunale Amministrativo, l’ente ha operato nel pieno rispetto della legge, giudicando la proposta prematura e in contrasto con la pianificazione pubblica in corso, elaborata congiuntamente al Comune di Salerno.

Il progetto e la bocciatura

La controversia nasce nel luglio 2024, quando il raggruppamento di imprese guidato da Travelmar aveva presentato un ambizioso piano per modernizzare il porto, incrementarne la capacità ricettiva e renderlo operativo anche nei mesi invernali.

L’Autorità Portuale, tuttavia, aveva espresso un “no” deciso, prima con un preavviso di rigetto (settembre 2024) e poi con l’archiviazione definitiva del progetto (ottobre 2024). La motivazione: l’ente è impegnato nella redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP) e valutare un’iniziativa privata così impattante in questa fase sarebbe stato prematuro e potenzialmente in conflitto con la visione strategica complessiva dell’area portuale.

La difesa di Travelmar e la decisione del TAR

Nel ricorso, gli avvocati di Travelmar hanno sostenuto che la decisione sarebbe stata illegittima, poiché adottata dal solo Presidente e non dal Comitato di Gestione dell’Autorità, e che l’ente avrebbe dovuto quantomeno esaminare il progetto nel merito.

Il TAR di Salerno, con una sentenza firmata dal presidente Nicola Durante e dal relatore Michele Di Martino, ha però rigettato tutte le contestazioni, confermando la piena legittimità dell’operato dell’Autorità.

I giudici hanno ribadito che:

  1. Il Presidente possiede tutte le competenze gestionali e decisionali in materia di demanio marittimo e project financing.

  2. L’amministrazione ha ampia discrezionalità nel valutare la coerenza di un progetto privato con l’interesse pubblico.

Nella sentenza si legge chiaramente che “l’iniziativa del privato non può precludere all’ente pubblico la facoltà di subordinare la valutazione di fattibilità alla definizione del piano di sviluppo portuale”.

Pianificazione prima dei progetti privati

Il TAR ha così confermato la priorità della pianificazione pubblica sulla proposta privata, sottolineando che l’interesse collettivo — rappresentato dal futuro Piano Regolatore Portuale — deve prevalere su qualunque iniziativa individuale.

In altre parole, prima di procedere con progetti di riqualificazione o espansione, è necessario definire una visione complessiva e coerente per lo sviluppo del porto di Salerno.

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