Non si arrestano le difficoltà per Porta Ovest, il grande progetto infrastrutturale destinato a collegare il porto commerciale di Salerno con la rete autostradale. A più di dieci anni dall’avvio dei lavori, l’opera torna al centro dell’attenzione per una nuova perizia di variante, che comporta ulteriori costi imprevisti e un nuovo slittamento dei tempi di consegna come riportato da L’Ora.
Porta Ovest, nuova variante da 23 milioni
Secondo quanto emerso, la nuova perizia prevede un incremento di circa 23 milioni di euro, che porta il costo complessivo della seconda variante a sfiorare i 200 milioni. Le nuove somme si rendono necessarie per affrontare una serie di problematiche tecniche emerse nel corso degli scavi e a seguito dei risultati del piano di monitoraggio geologico e strutturale, introdotto anni fa dopo le prime indagini della magistratura.
Il cantiere, già interessato da numerosi stop e revisioni, continua dunque a procedere a rilento. L’opera, concepita per alleggerire il traffico urbano e facilitare il collegamento diretto tra il porto e le principali arterie autostradali, si è invece trasformata nel tempo in uno dei progetti più complessi e onerosi della città.
Le criticità principali riguardano la stabilità dei terreni attraversati dalle gallerie e la necessità di ulteriori interventi di consolidamento, che hanno inciso in modo significativo sui costi iniziali. A ciò si aggiungono gli adeguamenti imposti dalle nuove normative in materia di sicurezza e ambiente, che hanno reso indispensabile la revisione di alcune fasi esecutive.
Con la nuova variante, si allontana ulteriormente la prospettiva di un completamento a breve termine. Il cronoprogramma originario, più volte modificato, dovrà essere nuovamente aggiornato per tenere conto degli ulteriori lavori previsti.








