La vicenda legata al ponte di Santa Croce, infrastruttura che segna il confine amministrativo tra Nocera Inferiore e Nocera Superiore, torna nuovamente all’attenzione della giustizia amministrativa come riportato da La Città.
Il Tar di Salerno ha rigettato il ricorso presentato dalla società Beton Cave, che chiedeva l’esecuzione della messa in sicurezza dell’opera viaria per consentire il transito dei mezzi pesanti destinati all’attività estrattiva nel sito di Montalbino. Da circa due anni, infatti, il ponte è sottoposto a limitazioni che vietano il passaggio ai veicoli con peso superiore alle 12 tonnellate, misura adottata per ragioni strutturali e di tutela dell’incolumità pubblica.
Ponte di Santa Croce, il Tar respinge il ricorso
La Beton Cave opera nel settore estrattivo da oltre mezzo secolo e utilizza l’arteria come collegamento fondamentale per il trasporto del materiale ricavato dalla cava. Il blocco del transito dei mezzi ha comportato uno stop pressoché totale della filiera produttiva. Secondo la società, il divieto avrebbe reso antieconomica la movimentazione dei carichi, determinando la sospensione delle attività e ricadute sull’occupazione. Nel ricorso si sottolineava inoltre come la mancata operatività della cava potesse incidere anche sulla gestione del rischio idrogeologico nell’area, attività in parte connessa alle lavorazioni di estrazione e regimentazione del terreno.
La richiesta era quella di imporre alle amministrazioni coinvolte l’attuazione degli interventi di manutenzione e riqualificazione già oggetto di precedenti pronunce, ritenendo che la mancata esecuzione dei lavori avesse determinato un danno diretto alla società. I giudici amministrativi, però, hanno respinto l’istanza, confermando la legittimità del provvedimento di limitazione al traffico pesante adottato per ragioni di sicurezza e rilevando che la situazione strutturale del ponte richiede ulteriori verifiche e progettazioni prima di poter autorizzare eventuali interventi.
