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Polizza rinnovata con la firma di una defunta: due condanne a Nocera Inferiore

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Tribunale di Nocera Inferiore
Tribunale di Nocera Inferiore

Il Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso una sentenza di condanna a due anni, con pena sospesa, nei confronti di due persone accusate di frode assicurativa. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2012 e il 2017 e si riferiscono a una serie di rinnovi di polizze effettuati a Cava de’ Tirreni come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Polizza rinnovata con la firma di una defunta

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli imputati avrebbero continuato a utilizzare i dati di una parente deceduta nel 2011 per mantenere attiva una polizza auto a condizioni agevolate. Per cinque anni, al momento del rinnovo annuale, sarebbe stata apposta una firma falsa in nome della defunta, così da ottenere una classe di merito più favorevole e, di conseguenza, un premio assicurativo ridotto.

Le indagini hanno evidenziato come uno degli imputati si occupasse direttamente di falsificare la sottoscrizione, mentre l’altro si prestava a gestire la documentazione, consegnandola all’agenzia assicurativa pur essendo consapevole della morte della congiunta. L’automobile assicurata risultava formalmente intestata alla donna deceduta, circostanza che aveva permesso agli imputati di trarre un risparmio economico stimato in circa la metà rispetto al costo effettivamente dovuto.

La vicenda giudiziaria ha preso avvio da una segnalazione del reparto antifrode di una compagnia assicurativa, in seguito a un sinistro che aveva coinvolto l’auto intestata alla defunta. L’analisi della documentazione ha portato alla scoperta di diverse anomalie, facendo emergere la sistematicità del comportamento fraudolento.

Nelle motivazioni della sentenza, i giudici hanno sottolineato che gli imputati non potevano ignorare la condizione della parente, essendo rispettivamente figlia e nipote della stessa, e che la condotta aveva una finalità chiaramente dolosa: ottenere vantaggi economici indebiti attraverso l’uso di documenti falsificati.

Oltre alla condanna, il Tribunale ha disposto il risarcimento dei danni in favore della compagnia assicurativa, la cui entità sarà definita in un secondo momento. Entrambi i condannati avranno ora la possibilità di ricorrere in appello contro la decisione.

Cava de' Tirrenitruffa

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