Un uomo di 49 anni, originario della Valle dell’Irno, ha patteggiato una pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione per i reati di stalking, lesioni e possesso di arma da taglio. La vicenda ha avuto inizio lo scorso dicembre, quando l’uomo ha aggredito la sua ex compagna a Salerno, ferendola alla testa e al volto con un punteruolo. L’aggressione è stata il culmine di un anno di comportamenti persecutori e violenti, che avevano avuto come causa principale sentimenti di gelosia e la frustrazione derivante dalla fine della loro relazione.
Le cause e gli episodi di stalking
L’imputato non ha mai accettato la fine della relazione, e per oltre un anno ha continuato a seguire, molestare e minacciare la donna, arrivando anche a aggressioni fisiche più volte, alcune delle quali sono avvenute in presenza della figlia minorenne della vittima. La gelosia e la volontà di riprendersi la ex sono state le motivazioni alla base delle sue azioni, come confermato dalla denuncia della vittima, che ha trovato il coraggio di rivolgersi alla polizia.
L’indagine della polizia ha portato rapidamente all’arresto dell’uomo, dopo l’ultimo episodio di violenza lungo Corso Vittorio Emanuele, in Salerno. La violenza dell’aggressione, insieme alle ripetute minacce, ha convinto le forze dell’ordine a mettere fine alla situazione di persecuzione.
Il processo e la condanna per stalking
L’uomo ha quindi patteggiato una pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione, evitando il processo completo. Questo episodio ha evidenziato l’importanza di fermare i comportamenti di stalking e violenza domestica, che, purtroppo, colpiscono numerosi cittadini ogni anno. La sentenza, anche se più mite, ha comunque l’effetto di sottolineare la gravità del crimine e l’importanza della protezione delle vittime di violenza.