L’associazione storico-culturale “Progetto Centola”, presieduta da Ezio Martuscelli, già professore universitario, ha organizzato nella serata del 9 agosto, nella frazione San Nicola di Centola, un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale del Basso Cilento.
La serata ha visto la presentazione del libro corale “Storia, conservazione e promozione del patrimonio culturale, materiale e immateriale del Basso Cilento”, una raccolta di contributi che sottolinea l’importanza dello studio e della tutela dei beni culturali presenti sul territorio.
Gli autori del volume sono intervenuti personalmente, alternando i loro interventi a reading di poesie in dialetto di giovani studenti vincitori del premio “L’identità del Cilento”, giunto alla sua seconda edizione.
Tra i relatori:
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Innocenzo Bortone ha ricostruito l’evoluzione storica del Santuario diocesano di Maria Santissima Annunziata a Licusati.
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Ferdinando De Luca ha affrontato le problematiche strutturali e le vicende storiche della vecchia chiesa parrocchiale di San Nicola di Centola, inagibile dal 1963 a causa di una frana, evidenziando l’urgenza di un intervento conservativo.
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Michael Shano ha approfondito il caso degli affreschi medievali della cappella di S. Maria ad Martyres a Lentiscosa, frazione di Camerota, autentico scrigno di bellezza tardogotica campano-lucana, recentemente sottoposto a tutela del FAI, ancora poco noto e valorizzato nel Cilento.
A chiudere la serata, Ezio Martuscelli ha regalato al pubblico una citazione di Marcel Proust, sottolineando l’importanza di valorizzare l’arte disseminata nel Basso Cilento:
“La vera terra dei barbari non è quella che non ha conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli.”
L’evento si è concluso con un buffet di cucina tradizionale, celebrando i sapori della dieta mediterranea interna e costiera: sciuriddi a zeppuledda (fiori di zucca impanati e fritti), melanzane inghiappate, ciauledda (ciambotta), minestra ammaritata (olive e scarola), liquori alle erbe locali, struffoli al miele di castagno e varie torte estive, per un viaggio sensoriale alla riscoperta dei sapori autentici del Cilento.