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Parco del Cilento: il santuario delle tartarughe Caretta Caretta

Parco Nazionale Cilento parchi belli Europa

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ospita due preziose aree marine protette: Santa Maria di Castellabate e Costa degli Infreschi e della Masseta. Questi luoghi, simbolo di tutela ambientale e biodiversità, sono anche teatro di un evento naturale emozionante: la nidificazione della tartaruga marina Caretta Caretta.

Il ritorno delle Caretta Caretta sulle spiagge cilentane

Ogni anno, tra maggio e agosto, le tartarughe tornano sulle stesse spiagge dove sono nate per deporre le uova. È un rito antico, che trasforma il litorale in uno spettacolo naturale capace di attirare turisti, studiosi e famiglie. Al tramonto, le piccole tartarughe emergono dalla sabbia e iniziano il loro viaggio verso il mare, affrontando sin da subito le prime sfide della vita.

La sopravvivenza di questa specie è minacciata da inquinamento marino, disturbo antropico e cambiamenti climatici. Per questo, operatori delle aree protette e volontari sorvegliano i nidi 24 ore su 24, monitorando il numero di uova, il tasso di schiusa e aiutando gli esemplari più fragili a raggiungere il mare.

Esperienze per vivere la magia della natura

Il Parco e le associazioni organizzano escursioni notturne per osservare la deposizione, visite guidate ai nidi e laboratori didattici per bambini. Un modo per unire emozione e sensibilizzazione, avvicinando il pubblico alla conservazione marina.

Un impegno condiviso per la conservazione

Dalla costa di Capaccio Paestum fino a Sapri, ogni anno si contano decine di nidi. Il Parco, insieme a volontari e professionisti, lavora senza sosta per proteggere questa specie simbolo, che rappresenta una vera e propria metafora del ciclo della vita e dell’equilibrio naturale.

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