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Palinuro, rimossa l’antenna 5G: area delle Saline restituita al paesaggio naturale. La Procura prosegue le indagini

Palinuro, rimossa l’antenna 5G: area delle Saline restituita al paesaggio naturale. La Procura prosegue le indagini

L'area delle Saline

È stata completamente ripristinata l’area delle Saline, a Palinuro, nel comune di Centola, dove nei mesi scorsi era in corso la realizzazione di un’antenna 5G alta 18 metri.

L’intervento aveva suscitato proteste da parte di cittadini, associazioni ambientaliste e comitati civici, nonché l’interesse della magistratura, che ha disposto il sequestro dell’area e avviato un’indagine tuttora in corso come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Palinuro, rimossa l’antenna 5G: area delle Saline restituita al paesaggio naturale

Il caso è esploso il 30 aprile, quando i Carabinieri Forestali del Parco Nazionale del Cilento, insieme al Nucleo Forestale di Pisciotta, hanno eseguito un sequestro preventivo su disposizione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. L’intervento ha riguardato un tratto di costa a poche decine di metri dal mare, all’interno di uno dei litorali più noti e tutelati del Cilento, soggetto a vincolo paesaggistico e frequentato da specie protette, tra cui la tartaruga marina Caretta caretta, che utilizza queste spiagge per la nidificazione.

Il sequestro è stato convalidato il 12 maggio dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vallo, che ha ritenuto sussistenti elementi di rischio ambientale e paesaggistico. Il progetto prevedeva la realizzazione di un basamento in cemento armato, con scavi su una superficie di 64 metri quadrati, e l’installazione di un palo metallico per apparecchiature di telefonia mobile di ultima generazione.

In seguito al provvedimento, la società incaricata dei lavori ha richiesto l’autorizzazione per procedere alla rimozione delle opere già realizzate e al ripristino dell’area. La Procura ha autorizzato, in data 6 giugno, la temporanea rimozione dei sigilli per consentire le operazioni, eseguite sotto la sorveglianza dei Carabinieri Forestali. Il 2 luglio, il responsabile del procedimento del Comune di Centola ha certificato la completa rimozione del cantiere e delle installazioni, dichiarando il sito ripristinato nella sua conformazione originaria. Di conseguenza, l’area è stata dissequestrata.

Il sito interessato, oltre a essere vincolato dal punto di vista paesaggistico, si affaccia su una delle porzioni più delicate e suggestive del litorale cilentano. La vicenda ha alimentato un acceso dibattito sull’installazione di impianti per telecomunicazioni in aree sensibili dal punto di vista ambientale. Il Comitato di lotta contro l’antenna – che nel frattempo si è strutturato in realtà intercomunale – ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda, sottolineando l’importanza di evitare “scempi ambientali” e chiedendo ai sindaci della costa cilentana di approvare al più presto un Piano antenne che regolamenti in modo stringente eventuali nuove installazioni.

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