Cronaca Salerno, Salerno

Salerno si mobilita per sostenere la Global Sumud Flotilla: appuntamento sulla spiaggia di Santa Teresa

Global Sumud Flotilla salerno
Immagine di repertorio
Global Sumud Flotilla salerno

Domenica 14 settembre alle ore 11 Salerno si mobilita per la Palestina al fianco della Global Sumud Flotilla. L’appuntamento è alla spiaggia Santa Teresa per chiunque voglia dare sostegno alla più grande missione marittima civile attivata per sfidare il blocco illegale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza.

Palestina, Salerno si mobilita per sostenere la Global Sumud Flotilla

Coordinata da organizzatori di base, marittimi, medici, artisti e attivisti della solidarietà provenienti da oltre 40 Paesi, la Global Sumud Flotilla è una mobilitazione congiunta del Global Movement to Gaza , della Maghreb Sumud Flotilla (già Sumud Convoy), di Sumud Nusantara e di partner strategici della Freedom Flotilla Coalition.

La Flotilla quindi porta aiuti umanitari e, soprattutto, punta a rompere l’assedio mediatico, l’isolamento di Gaza, che permette a Israele di operare impunemente contro ogni diritto umanitario e internazionale.

Sumud significa resistenza, costanza, determinazione, come quella del popolo palestinese che chiede semplicemente la propria autodeterminazione. “La Global Sumud Flotilla (GSF) – spiegano gli organizzatori – è una iniziativa civile legale e pacifica, fondata sul diritto internazionale.”

“A Salerno abbiamo costituito una rete di associazioni, collettivi, singole cittadine e cittadini, confluita nella Global Movement to Gaza – Salerno, per aderire a questa mobilitazione nazionale con la campagna “da ogni fiume a ogni mare” lanciata dalla GSF. ” spiegano.

“L’acqua a Gaza è usata come arma di guerra (insieme al cibo), togliendone l’accesso ai civili, con gravissime conseguenze soprattutto per le categorie più fragili: bambini, anziani, donne, in particolare per le donne incinte. Sono state inquinate tutte le falde freatiche dall’esercito israeliano che ha anche vietato alle persone di entrare nel loro mare, ai pescatori di uscire con le loro barche. L’acqua, i fiumi, il mare sono centrali in qualsiasi contesto di oppressione dei popoli.
A Gaza la situazione è particolarmente insostenibile e urge un immediato intervento.” aggiungono.

“Per questo motivo la Flotilla è partita da più porti del Mediteraneo diretta verso Gaza, ma è necessario il nostro sostegno visto che ha già subito ben due sabotaggi. Azioni gravissime: prima è stata colpita da un drone militare la nave principale della GSF, la “Family Boat” che batte bandiera portoghese, mentre si trovava in acque tunisine, poi è stata attaccata la nave “Alma” sempre in acque tunisine.”

“Gli equipaggi per fortuna sono salvi, ma dichiarano che gli atti di aggressione volti a intimidire e deragliare la GSF sono inutili. La missione pacifica per rompere l’assedio di Gaza e stare al fianco del suo popolo continua con determinazione e fermezza.” proseguono.

“Ora più che mai è necessaria la nostra attenzione sulla Flotilla e, soprattutto, sul genocidio in corso a Gaza e in tutta la Palestina con l’escalation delle ultimissime ore: oltre diecimila prigionieri palestinesi, detenuti nelle carceri israeliane senza accusa e senza processo, sono costretti alla fame, invece a Gaza, Tel Aviv ha ordinato, a oltre 800 mila persone, cioè a tutti gli abitanti di Gaza City, di lasciare immediatamente la città.” concludono.

Salerno

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