Si è tenuta questa mattina a Pagani, la cerimonia di commemorazione in occasione del 17° anniversario della morte del Tenente Marco Pittoni, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla Memoria”. L’ufficiale dell’Arma perse la vita il 6 giugno 2008, durante un’operazione di polizia giudiziaria, affrontando due rapinatori all’interno dell’ufficio postale di corso Padovano.
Pagani, commemorato il Tenente Marco Pittoni
Nel corso dell’intervento, il Tenente Pittoni, pur in presenza di numerosi civili, decise di non utilizzare l’arma di ordinanza per non mettere a rischio l’incolumità dei presenti. Riuscì a bloccare uno dei malviventi, ma venne colpito alle spalle dal complice durante una colluttazione. Gravemente ferito, tentò comunque di inseguire i due rapinatori in fuga, prima di accasciarsi al suolo. Morì poco dopo, sacrificandosi per adempiere al proprio dovere con coraggio e senso dello Stato.
La cerimonia, svoltasi proprio nel luogo dove avvennero i tragici fatti, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari. Dopo il posizionamento a mezz’asta delle bandiere presso la Tenenza dei Carabinieri di Pagani, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dell’Ufficiale caduto. A seguire, si è tenuta una Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale del Corpo di Cristo.
Nel momento centrale dell’evento commemorativo, il Comandante della Legione Carabinieri “Campania”, Generale di Divisione Giuseppe La Gala, e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, Colonnello Filippo Melchiorre, hanno deposto un omaggio floreale davanti alla lastra marmorea affissa all’ingresso dell’ufficio postale, simbolo perenne del sacrificio del Tenente Pittoni.
Durante la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare, è stato ricordato il gesto eroico dell’Ufficiale, che con estremo altruismo e professionalità decise di anteporre la sicurezza dei cittadini alla propria incolumità. La sua figura continua a rappresentare un esempio di dedizione al servizio e di senso del dovere per l’intera comunità e per le nuove generazioni di appartenenti all’Arma.
