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Paestum, le nuove opere di Fernando Mangone: la Tuffatrice dialoga con Van Eyck

Paestum Fernando Mangone

Paestum Fernando Mangone

A Paestum, il pittore Fernando Mangone ha svelato due nuove creazioni dedicate a Jan van Eyck, maestro del Rinascimento fiammingo. Le opere rappresentano un dialogo tra passato e presente, in cui l’arte classica incontra la visione contemporanea.

La Tuffatrice come simbolo di libertà e l’omaggio ai Coniugi Arnolfini

Nel primo ritratto, Mangone inserisce la celebre Tuffatrice di Paestum, icona dell’arte antica. L’artista spiega: “È un ponte simbolico tra passato e presente, un gesto sospeso che racconta libertà, ricerca interiore e trascendenza. Con questo lavoro ho voluto dialogare con Van Eyck, maestro del realismo e della luce, unendo culture e tempi diversi”.

La seconda opera è ispirata al celebre dipinto del 1434, I Coniugi Arnolfini. Mangone rende omaggio alla capacità del pittore fiammingo di trasformare il quotidiano in un linguaggio universale: “Ogni oggetto è simbolo, ogni dettaglio esprime un ideale sociale e spirituale. Ho voluto valorizzare questa capacità di vedere l’invisibile e trasmettere l’eterno attraverso la pittura”, ha dichiarato l’artista.

Il commento della Fondazione Arte Mangone

Anna Coralluzzo, presidente della Fondazione Arte Mangone ETS, ha sottolineato come queste opere rappresentino un dialogo tra memoria storica e contemporaneità: “La Tuffatrice di Paestum e i Coniugi Arnolfini diventano strumenti per parlare al presente, unendo radici classiche e visione moderna. La Fondazione è orgogliosa di promuovere un progetto che valorizza il patrimonio artistico attraverso la creatività di un Maestro contemporaneo”.

Paestum tra radici e innovazione

Con queste nuove opere, Fernando Mangone consolida il suo percorso artistico fondato sul confronto tra radici classiche e sguardo contemporaneo, dimostrando come l’arte possa restare viva e attuale quando riesce a dialogare con la storia e a parlare al presente.

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