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Padula, la figlia di Violeta Senchiu commuove il Liceo Pisacane: una lezione contro il femminicidio

Padula violenza donne
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Una mattinata intensa, carica di emozione e consapevolezza, quella vissuta martedì 25 novembre presso l’Istituto “Pisacane” di Padula, dove studenti, docenti e ospiti hanno celebrato la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con un incontro che ha lasciato un segno profondo.

La voce di una figlia che non dimentica

Tra gli interventi più sentiti, quello di Valentina, figlia di Violeta Senchiu, la donna di Sala Consilina barbaramente uccisa dal marito nel 2018. La giovane ha condiviso il suo vissuto e il dolore di una perdita che non smette di pesare, trasformandolo però in impegno e testimonianza contro il femminicidio.

Le sue parole hanno attraversato la sala come una ferita ancora aperta, commuovendo studenti e insegnanti e ricordando a tutti l’urgenza di non restare indifferenti.

Strumenti per riconoscere la violenza

All’incontro hanno preso parte anche le rappresentanti del Comitato “Se Non Ora Quando? – Vallo di Diano”, Maddalena Robustelli e l’avvocato Rosy Pepe, che hanno illustrato il “violentometro”, un prezioso strumento per riconoscere segnali e comportamenti tossici prima che degenerino.

L’assistente sociale Carmela Barra ha raccontato, inoltre, il delicato lavoro quotidiano di chi supporta le vittime in percorsi di protezione e rinascita.

Il ruolo delle istituzioni

Di grande rilievo anche l’intervento del capitano Veronica Pastori, comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, che ha spiegato come le forze dell’ordine operino per tutelare le donne in situazione di pericolo e per incoraggiare la denuncia.

La dirigente scolastica, prof.ssa Paola Migaldi, ha accompagnato gli studenti in un percorso di riflessione che ha unito testimonianze, letture e contributi artistici.

Arte e musica per dire “basta”

Gli alunni hanno presentato poesie, testi e brani musicali dedicati alle vittime di femminicidio, tra cui la poesia di Angela Montalto (classe 2Q).

A chiudere la giornata, l’interpretazione intensa di Miriam Giuliano (3A) della celebre canzone “Donna” di Mia Martini: un momento carico di forza simbolica che ha lasciato in sala un silenzio pieno di significato.

Un messaggio chiaro: il rispetto è la base della libertà

Gli organizzatori hanno ribadito l’importanza di formare le nuove generazioni al rispetto e alla cultura della parità, ricordando come la scuola sia il primo presidio di legalità e consapevolezza.

Un incontro che non è stato solo commemorazione, ma un vero atto di responsabilità collettiva.

Padulaviolenza sulle donne

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