La Certosa di Padula ospita “Certosa Village”, rassegna di spettacoli dal vivo che unisce musica, cultura e intrattenimento. Quattro date ad agosto con artisti nazionali e ingresso accessibile. Dal 16 agosto al via il nuovo format culturale ideato da quattro giovani padulesi. In programma Stefano De Martino, Gaia e Rovazzi, Serena Rossi e un ospite misterioso.
Padula, debutta la rassegna “Certosa Village”
Cultura, spettacolo e senso di comunità si intrecciano nel nuovo progetto “Certosa Village”, prima arena di grandi eventi del Vallo di Diano che prenderà il via il 16 agosto 2025 nella suggestiva cornice della Certosa di San Lorenzo, patrimonio UNESCO. A ideare e promuovere l’iniziativa sono quattro giovani padulesi, mossi dall’amore per il territorio e dalla volontà di trasformare la bellezza della Certosa in uno spazio vivo, aperto e inclusivo. Il format punta a coniugare il divertimento con l’accessibilità culturale, coinvolgendo nomi di spicco del panorama artistico nazionale.
Il programma degli spettacoli
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16 agosto: si parte con lo show di Stefano De Martino, artista poliedrico noto per il suo talento tra danza, teatro e televisione. Lo spettacolo unirà momenti musicali, ironia e incursioni metateatrali.
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23 agosto: spazio alla freschezza e alla viralità di Gaia e Rovazzi, protagonisti di un doppio show inedito che abbraccerà generi e generazioni diverse.
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25 agosto: attesa per l’arrivo di Serena Rossi, attrice e cantante amatissima, interprete di “Mina Settembre”, pronta a emozionare il pubblico con la sua versatilità.
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30 agosto: gran finale con un ospite misterioso, il cui nome verrà annunciato nei prossimi giorni.
Un progetto per le persone e il territorio
«Mettere al centro le persone e rendere la cultura accessibile a tutti»: questa la filosofia che guida “Certosa Village”, come spiegano gli organizzatori, che si pongono come esempio virtuoso di impegno giovanile, sostenibilità e visione condivisa per il futuro del territorio. Un’arena di eventi che unisce cultura e turismo, restituendo alla Certosa il ruolo di culla della bellezza e del pensiero contemporaneo. Non solo musica, dunque, ma anche una riflessione sull’identità e sulle potenzialità di un luogo che diventa simbolo di rinascita attraverso l’arte.