L’associazione Ottantaquattrocento esprime solidarietà al Liceo Regina Margherita di Salerno, difendendo la scuola pubblica come spazio di verità, cultura e responsabilità civile. La nota stampa: “Salerno ha bisogno di scuole che pensano, che difendono la dignità del sapere e che non restano in silenzio. La scuola non si tutela con parole di circostanza, ma con trasparenza, lealtà e rispetto verso i nostri ragazzi, che rappresentano il futuro di tutti noi”.
Ottantaquattrocento sostiene il Liceo Regina Margherita di Salerno: “La scuola è una comunità viva”
L’associazione Ottantaquattrocento esprime, attraverso una nota ufficiale, la propria vicinanza ai docenti, agli studenti e all’intera comunità del Liceo Regina Margherita di Salerno, che nei giorni scorsi hanno diffuso una lettera aperta per denunciare la difficile situazione organizzativa e logistica in cui versa l’istituto.
“Una scelta di coraggio e verità”
“Con la loro lettera – si legge nella nota – il Regina Margherita ha scelto la via più alta e coraggiosa: quella della parola chiara, del rispetto e della verità. In un tempo in cui la scuola pubblica viene spesso trattata come terreno di scambio politico, il liceo ha ricordato che educare non è un atto burocratico, ma un gesto di responsabilità civile”.
La scuola come presidio di cultura e cittadinanza
Ottantaquattrocento sottolinea come, dietro le aule promesse e mai consegnate, ci sia “il lavoro quotidiano di insegnanti e studenti che da anni rendono questo liceo un presidio di cultura, inclusione e cittadinanza attiva”. “Le scuole non sono edifici da spostare come pedine – prosegue la nota – ma comunità vive, che crescono attraverso il legame tra chi insegna e chi apprende. Rompere questo equilibrio significa ferire il cuore stesso della città”.
Un appello alla responsabilità collettiva
L’associazione conclude ribadendo la propria vicinanza al corpo docente, alle famiglie e agli studenti: “Salerno ha bisogno di scuole che pensano, che difendono la dignità del sapere e che non restano in silenzio. La scuola non si tutela con parole di circostanza, ma con trasparenza, lealtà e rispetto verso i nostri ragazzi, che rappresentano il futuro di tutti noi”.