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Ospedale di Sapri, De Luca accusa Fratelli d’Italia: “Scelta politica da Roma, chiusura decisa a tavolino”

pronto soccorsi campania de luca
Vincenzo De Luca
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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto con toni duri in merito alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sapri, nel corso della cerimonia per la posa della prima pietra dei lavori di ripristino e completamento della variante sulla ex SS 447 di Palinuro, tra Ascea e Pisciotta (Salerno). Secondo De Luca, la responsabilità della chiusura ricadrebbe direttamente su Fratelli d’Italia, accusati di aver predisposto un piano nazionale volto alla soppressione di tre strutture sanitarie campane in deroga, tra cui proprio quella di Sapri.

Ospedale di Sapri, De Luca accusa Fratelli d’Italia

«L’ospedale di Sapri è stato penalizzato da una scelta politica calata dall’alto – ha dichiarato – da parte di Fratelli d’Italia, che a Roma hanno messo nero su bianco che entro giugno andavano chiusi tre ospedali attivi in deroga». Il governatore ha evidenziato come le decisioni siano state assunte a livello centrale, nonostante successivamente – ha sottolineato – alcuni esponenti politici abbiano tentato di prendere le distanze in sede locale: «Hanno deciso tutto a Roma, anche se poi sui territori fanno demagogia».

De Luca ha spiegato che la chiusura del punto nascita di Sapri è avvenuta in linea con una graduatoria decrescente dei parti effettuati, che ha coinvolto anche le strutture di Sessa Aurunca e Piedimonte Matese. «A Sapri il punto nascita era stato mantenuto aperto in deroga da tre anni grazie a una decisione della Regione Campania, che si è assunta una grande responsabilità in termini di sicurezza sanitaria», ha chiarito.

Il presidente ha ricordato che il numero di nascite annue nella struttura non raggiungeva il minimo previsto per legge – 500 parti – ma che la Regione aveva scelto comunque di garantire il servizio, chiedendo al personale medico di indirizzare altrove i casi più complessi. «Avevamo detto di rivolgersi a Vallo, Battipaglia o Salerno per i parti più difficili, perché la sicurezza viene prima di tutto», ha aggiunto.

De Luca ha inoltre puntato il dito contro l’attuale gestione ministeriale: «È un ricatto politico con nomi e cognomi. Il ministro è di Fratelli d’Italia, così come i dirigenti ministeriali nominati per logiche clientelari. A cominciare dalla responsabile del Dipartimento di Prevenzione, che non ha i titoli ma è stata scelta solo per appartenenza politica».

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