La FP CGIL rilancia sull’ospedale di Agropoli: “I dati sugli accessi confermano la necessità di riattivare il Pronto Soccorso”. Attesa per il Consiglio Comunale del 26 agosto.
Ospedale di Agropoli, CGIL: «I numeri dimostrano che serve»
La Funzione Pubblica CGIL Salerno torna a chiedere con forza la riattivazione del Pronto Soccorso presso l’ospedale civile. Dopo la manifestazione dell’8 agosto, il sindacato sottolinea che la battaglia non riguarda un semplice campanilismo, ma il diritto alla salute, sostenuto da dati concreti.
Secondo le rilevazioni fornite dalla FP CGIL, nel 2024 il punto di primo soccorso ha registrato 11.970 accessi, di cui 19 codici rossi e 1.210 codici gialli, con 199 trasferimenti verso altre strutture. Un confronto con l’ospedale di Roccadaspide, presidio in area disagiata dotato di Pronto Soccorso, mostra una differenza evidente: 9.480 accessi, 1.160 ricoveri e appena 97 trasferimenti.
Il trend prosegue anche nel 2025: al 19 agosto, Agropoli ha già contato 7.730 accessi contro i 5.990 di Roccadaspide, dimostrando di essere un punto di riferimento essenziale nonostante la mancanza di reparti e personale specializzato. «L’ospedale accoglie e stabilizza pazienti che arrivano in autonomia – spiega Antonio Capezzuto, segretario generale FP CGIL Salerno – pur non essendo inserito nei percorsi del 118. È indispensabile reintegrare la struttura nella rete dell’emergenza-urgenza».
Il sindacato chiede che il presidio venga potenziato con un Pronto Soccorso operativo, 60 posti letto per riabilitazione e medicina della fragilità, oltre a un centro ambulatoriale oncologico. «Non è accettabile – ribadiscono dalla FP CGIL – che i cittadini debbano percorrere decine di chilometri per ricevere cure tempestive». Il tema approderà in Consiglio Comunale il 26 agosto. L’auspicio è che istituzioni, lavoratori e comunità possano convergere su una linea unitaria per restituire al territorio un presidio sanitario adeguato.