La consuocera di Barbara Vacchiano, compagna del padre di Francesca Pia Squittieri, a sua volta compagna di Vito Noschese, è stata ascoltata nuovamente in aula nell’ambito del processo sull’omicidio di Marzia Capezzuti. «Ho visto Marzia seduta a terra tra gli escrementi dei cani e dei gatti che erano in casa Vacchiano-Noschese» le parole della donna riportate dall’edizione odierna de Il Mattino.
Omicidio Marzia Capezzuti, il racconto shock in aula
La consuocera ha ripetuto in aula durante il processo che vede imputata la coppia di Pontecagnano, Barbara Vacchiano e Damiano Noschese, a chiamare l’avvocato De Martino dello sportello antiviolenza e segnalare le sevizie subite dalla giovane donna milanese.
La donna era a conoscenza del fatto che la De Martino aveva a sua volta segnalato tutto ai carabinieri ma, di quella segnalazione, non aveva poi saputo nulla. Forse perchè, come ha ripetuto in aula, «Barbara diceva sempre che lei era tranquilla perché aveva un intimo amico tra i carabinieri che l’avvisava quando c’erano i controlli e quando sarebbero arrivati i servizi sociali».
È stata una ricostruzione straziante delle ultime settimane di vita di Marzia, quella fatta ieri dinanzi ai giudici della Corte d’Assise. Come ricostruito da Barbara Vacchiano e da un’altra testimone Marzia veniva chiusa nella sgabuzzino, con le mani legate sopra la testa per ore; Alla giovane veniva dato poco da mangiare ed era pieno di peperoncino perchè così voleva Barbara Vacchiano.
Chiesta la scarcerazione
Al termine dell’udienza i due legali degli imputati hanno chiesto la scarcerazione della coppia e i domiciliari essendo venuta a cadere la possibile reiterazione del reato, ma la procura e le parti civili (avvocato Carmela Landi) si sono opposte per il rischio di inquinamento delle prove (e di condizionamento dei testi). La Corte si è riservata sulla decisione.