La moglie e il figlio di Ciro Palmieri accusati dell’omicidio del panettiere di Giffoni Valle Piana commesso nel luglio del 2022 puntano ad una condanna concordata a 12 e 10 anni e mezzo. La Corte d’assise di Salerno si riserva la decisione. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Omicidio Ciro Palmieri, chiesta condanna concordata in appello per moglie e figlio
Per l’omicidio di Ciro Palmieri, il panettiere di Giffoni Valle Piana ucciso nel luglio 2022, la difesa di Monica Milite e del figlio Massimiliano ha presentato una proposta di pena concordata in appello. Gli avvocati Francesco Saverio Dambrosio e Antonietta Cennamo, con il consenso del procuratore generale, hanno indicato una condanna a 12 anni per la donna e a 10 anni e 6 mesi per il giovane Palmieri.
La Corte d’assise d’appello di Salerno ha preso tempo per valutare se accogliere o meno l’accordo tra accusa e difesa e scioglierà la riserva nella prossima udienza. In primo grado, la Milite era stata condannata a 18 anni, mentre il figlio a 15 anni, grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche considerate prevalenti sulle aggravanti e alla valutazione dei giudici che avevano ritenuto entrambi “in stato d’ira”. Le condanne risultavano più basse rispetto alle richieste delle pubbliche ministero — 25 anni per la donna e 22 per il ragazzo — che nella requisitoria avevano escluso la legittima difesa e l’attenuante della provocazione, pur tenendo conto dei maltrattamenti che i familiari della vittima avrebbero subito da parte dello stesso Ciro.
I giudici di primo grado avevano inoltre condannato gli imputati al risarcimento delle parti civili, con la quantificazione della somma rinviata al giudizio civile. Ora spetta ai giudici d’appello decidere sulla possibilità di un concordato. Ciro Palmieri fu ucciso il 29 luglio 2022 durante una violenta lite in casa. Il corpo, mutilato e chiuso in sacchi di plastica, venne ritrovato giorni dopo in un’area boschiva lungo la provinciale 25. Secondo gli inquirenti, l’obiettivo era far sparire il cadavere per simulare un allontanamento volontario della vittima.








