Gerardo Sellitto accusato dell’omicidio di Carmela Quaranta si è avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio: tre telefonate però lo incastrano. Convalidato il fermo. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Omicidio Carmela Quaranta, Sellitto incastrato da tre telefonate
Sono almeno tre le telefonate che, secondo gli inquirenti, smentiscono la versione fornita da Gerardo Sellitto, 56 anni, in merito alla sua presenza in via Trieste nel pomeriggio del Venerdì Santo. Qualche ora dopo, Carmela Quaranta, 57 anni, sarebbe stata trovata senza vita, strangolata nel suo appartamento. Secondo la Procura di Nocera Inferiore, quelle chiamate incrociate con i dati dei tabulati e delle celle telefoniche hanno collocato l’uomo sul luogo del delitto in orari incompatibili con quanto da lui riferito durante i primi accertamenti.
Fermo convalidato, resta in carcere
Sellitto, difeso dall’avvocato Carmine Guadagno, si è presentato nei giorni scorsi davanti al giudice per le indagini preliminari Giovanni Pipola, ma ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Una linea difensiva cauta, probabilmente in attesa di ulteriori sviluppi istruttori. Il giudice ha convalidato il fermo eseguito lunedì scorso dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino e ha disposto la custodia cautelare in carcere, motivata sia dal pericolo di fuga, sia dal rischio di reiterazione del reato.
Un delitto efferato e ancora senza movente chiaro
La morte di Carmela Quaranta ha sconvolto la comunità di Mercato San Severino. Donna conosciuta e stimata, è stata trovata morta nella sua abitazione in circostanze che fin da subito hanno fatto pensare a un omicidio volontario. Le indagini sono ancora in corso, coordinate dalla Procura che ora punta a chiarire il movente dell’omicidio e a ricostruire nel dettaglio le ultime ore di vita della vittima.